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Quali sono le cose giuste?

Sono stata fidanzata per sette anni: dai 13 ai 21. Capirò il giudizio di molti dicendo che a quell’età è troppo presto, che poi si cresce e si cambia, che non potevo certo pensare che sarebbe durata tutta la vita. Per carità, no. Infatti non è durata tutta la vita: finisce con lui che mi tradisce ed io che lo scopro quando loro già sono una coppia a tutti gli effetti. E’ la vita, va bene. Nell’anno successivo incontro diverse persone, dal tipo in discoteca che il giorno dopo lo scopri fidanzato alle attenzioni di un uomo di 46 anni. Insomma tutto quello che non vorreste per i vostri figli. Mi tengo lontana dal sesso facile, non faceva per me, non fa per me ma a volte penso quanto sarebbe più facile… easy agire cosi. Ma non perdiamo il filo. Nell anno successivo conosco una persona 38 anni, separato vive in un isola italiana modalità di contatto fb. Ci conosciamo il 27 novembre del 2010, lui prende un aereo, lo accolgo a casa mia, succede qualcosa che non era programmata ma la vivo perchè pur conoscendolo poco io erò gia molto presa e mi trasmetteva una certa sicurezza. Da qui alla fine passa un mese non so bene perchè finisce tutto a tutt oggi avrei solo voglia di comprenderlo ma mi accorgo che quando si guardano le cose con gli occhi dell amore o pseudo tali nulla è più conforme alla realtà. Impiego tempo prima che io possa riprendermi, è più difficile di quando è finito il mio primo amore. Muore mio padre, e tutto quello che avrei voluto è avere qualcuno al mio fianco, al di la della mia famiglia. A volte si ha bisogno di piangere fuori dalle mura conosciute perchè sai bene che le tue lacrime sono per chi ti vuole bene, dolore in più. Lui non c’è, mi scrive cose di una cattiveria inaudita mentre per me quelle offese sono un modo per piangere anche per mio padre. La catarsi di due dolori. Gli scrivo nonostante sia passato un anno, poi smetto. E scrivo qui, al riparo dalle sue parole per riflettere con voi su una frase sentita ieri in un film in tv … “feriscilo, perchè si salvi”. E’ stato questo pensiero che mi ha portato a pensare che in fondo non era cattivo, mi stava salvando. Ma da cosa? O forse questo mio modo di ragionare farebbe ridere chiunque… a volte me ne vergogno perfino io. Per adesso sto conoscendo persone, quelle stesse che il giorno dopo vanno via. Allora ho imparato a salire sul tetto di casa da sola, una tazza di caffè.. e l’ultimo libro. Non ho idea di quale senso abbia toccare la felicità e poi perderla due minuti dopo, ma so che mi metterò sempre alla ricerca di qualcosa che mi farà male. Ci vuole una certa consapevolezza per scegliere le cose giuste.

Lettera pubblicata il 16 Ottobre 2011. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Thufir Hawat -

    Giulia la tua lettera è penetrante.
    Io ti rispondo con la frase di un altro film
    “La verità è che non gli piaci abbastanza”
    l’essere umano è così egoista che se incontra una persona che gli dà più benessere di quanto la sua assenza gli provochi, farà di tutto per conquistarsela.

    La tua situazione è tosta, ma hai una razionalità ed un modo di veder ele cose (a mio avviso molto più meccanicistico di quanto non traspaia) che lo ammiro. Anche perchè simile al mio.
    Tieni duro, attendi che gli eventi tirino i loro dadi e nel frattempo affila le armi: la felicità la si ottiene con lacrime e sangue!

  2. 2
    arturo -

    Cara Giulia, la tua è veramente una storia interessante.
    E’ interessante perche’ sotto alcuni aspetti simile alla mia….
    Dopo vari anni passati accanto a varie persone mi sono fatto una domanda che mi ha fatto crescere tantissimo:
    PERCHE’ HO QUESTO MALEDETTO BISOGNO DI UNA PERSONA AL MIO FIANCO ?
    se mi guardo dietro vedo che sono sempre stato fidanzato…. ma è mai possibile che sono tanto immaturo-insicuro-debole che non riesco a crescere da solo ? non riesco a passare una giornata da solo a legere un libro ?
    avrò sempre bisogno di un altra???

    ciao e buona vita !

  3. 3
    Svalvolato -

    anch’io come giulia ho avuto la mia prima storia dai 13 ai 21 anni, poi ho avuto fidanzate rassicuranti come arturo per parecchio tempo e poi sono stato da solo 4 anni di fila… i 4 anni più belli della mia vita.
    poi ho rinunciato completamente alla mia libertà totale a cui ero molto attaccato per 1 anno per una persona che ha lottato con tutte le forze per avermi. un solo anno dal quale sono uscito con le ossa rotte.
    (letteralmente e figuratamente).

    leggervi alla fine mi sta aiutando molto per superare sto periodaccio e consigliare ancora di più. scrivo agli altri ma praticamente scrivo a me stesso, le situazioni a volte sono così chiare e ci si rende conto che era molto chiara anche la propria di situazione ma com’è difficile riuscire a mettere in pratica la soluzione logica e naturale quando i protagonisti siamo proprio noi… e soprattutto quando tra le righe traspaiono l’ambiguità, i difetti, i comportamenti stronzi e le cattiverie a cui eravamo di fronte ogni giorno con la propria situazione, si capisce molto meglio cosa si è vissuto e aiuta a relativizzarlo e a comprendere meglio che la scelta fatta, anche se tardiva, anche se sofferta alla fine è stata quella giusta e che ciechi all’epoca siamo stati nel non notarlo, quando a chiunque sarebbe sembrato lampante. alla fine stavamo solo volendo bene a qualcuno, che scemi si riesce ad essere in queste situazioni, vero?

  4. 4
    rossana -

    Giulia,
    ammiro la tua analisi, la tua consapevolezza e il tuo equilibrio. stupenda l’osservazione: “feriscilo, perchè si salvi”!… anche se non tutti feriscono con questo fine…

    se alla tua età avessi avuto soltanto la metà delle tue attuali conoscenze d’insieme in merito a una relazione amorosa, la mia vita sarebbe stata completamente diversa.

    se qualcosa di buono per te ha da venire, verrà: sei ancora così giovane!

    un abbraccio

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