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Un consiglio. Cosa fare quando l’ex sembra confonderci?

Ciao a tutti,
vorrei chiedervi un consiglio per come dovrei comportarmi se lasciar stare o tentare di riprendere la storia in base ad un sms e ad alcuni comportamenti che l’ex ha assunto nei miei confronti.
Prima però, vorrei delucidarvi su quanto è accaduto.

Sono stato fidanzato per 2 anni con una ragazza austriaca, molto dolce, sensibile e comprensibile (anche se oggi direi a tratti).

Nel primo anno mi trovavo a Roma per lavoro e li l’ho conosciuta, poi nello stesso anno ci frequentavamo incontrandoci quasi ogni mese e mezzo intervallandoci, una volta lei e una volta io, da viaggi tra Italia e Austria.

Nel secondo anno invece mi sono trasferito io in Austria, per amore, lasciando tutto e intraprendendo una nuova vita con lei, su.

Tutto andava bene sembrava esserci affiatamento; da quando ero su, anche li era tutto rose e fiori, oltre ad un piccolo lavoro che avevo trovato però in casa ero io che badavo a tutto: pulizie, cucinare, ordinare, lavare… vero che lei essendo insegnante e rincasando tardi era logico che facessi tutto ma poche volte avevo collaborazione.

Alle volte per incomprensione c’erano situazioni in cui non capiva ciò che realmente avessi fatto per lei come sacrificio e quello che in realtà continuavo a fare, tant’è che per via della crisi economica dopo aver perso il lavoro (e nel tentativo di cercarne altri) in quei momenti difficili da parte sua non ho avuto molta collaborazione e soprattutto mi sono sentito sempre più solo e non sostenuto, comunque invece come nelle “vere coppie” dovrebbe esserci aiuto reciproco e sostegno per poter affrontare insieme le avversità e trovarne una soluzione (tant’è che lei quando aveva problemi a scuola con gli alunni o con i colleghi prontamente sapevo cosa dirgli e i consigli su come affrontare la situazione), ma questo non sembrava che accadesse per lei con me, sentivo la mancanza della sua presenza coadiuvata anche dal fatto che si era iscritta all’università per conseguire una seconda laurea in lettere e impegnado tutto il suo tempo per questo, oltre a rincasare sempre tardi la sera e ad andare ai convegni scolastici e ad andare a cena con i colleghi ma non dandomi mai l’opportunità di andare con lei; cosa del resto che invece io feci quando lei era con me a Roma.

Insomma, sembrava che pensasse più a se stessa e alle sue cose e molte volte mi disse che l’unica cosa più certa nella sua vita era lo studio e che per lei era un hobby che l’appagava più di tutto.

Mi sentivo escluso, mi sentivo come se.. qualunque cosa di buono le accadesse andava bene, ma se capitava qualcosa di buono per me poco era importante.

Più in là per sbloccare la situazione del lavoro ci mettemmo d’accordo che avrei cercato anche in italia e al Nord-est essendo più vicino a casa sua essendo non lontano dal confine, nell’attesa di trovare altro in Austria.

Passo alcune settimane in Italia tra i vari colloqui, mentre in austria tra le centinaia di domande fatte non ne escono più di 4 colloqui, mentre in italia tantissimi.

Nel frattempo lei sembra essere più fiduciosa, anche se a volte si lasciava andare un pò, ma io la incoraggio e le dicevo che il mio amore era sicuro (nella mia vita non fui mai così sicuro di intraprendere una decisione del genere o estremamente sicuro di me stesso) e che il mio obiettivo era costruire insieme cose concrete.. Una famiglia insomma (poi lei già avendo già 3 case, mi disse che problemi non ce ne sarebbero stati, ma a me premeva altro, riconquistare dignità come uomo e essere un pilastro per lei e la futura famiglia).

Il fatto sta che dopo averla raggiunta a Pasqua, dopo l’ennesima trasferta in italia per colloqui ( e sembrava tutto ok), d’un tratto cambia atteggiamento, mi dice che non era più sicura dell’amore, di avere dubbi sul rapporto e su me, di non avermi detto tutta la verità da quando ci siamo conosciuti e di aver fatto apparire se stessa solo quello che lei voleva (parole che quando le ho sentite me le sono fissate e marchiate col fuoco nella mente, e chi se le dimentica… ) e dicendo anche che nonostante io avessi fatto tutto in modo giusto e di non aver sbagliato niente, diceva invece che il problema era lei, mi confessò che già da tempo (dopo aver tentato di tirargliele con le tenaglie per il suo strano tono di voce e atteggiamento le parole) di uscire con un altro uomo (per giunta più vecchio di lei di 15 anni) e “lanciandomi nuovamente un macigno in testa” con la notizia che si era anche messa con lui e che era meglio che le cose rimanessero così; si mise a piangere, disse che le dispiaceva tutto e che lei era la colpa di tutto e di non provare a fare neanche le domande alle aziende austriache per tornare.

E pensare che li a poco avevo avuto un’offerta da un’azienda austriaca e quando glielo dissi, non fece neanche una grinza.

Precedentemente avevo fatto di tutto per farle capire che l’amavo e di rivedere insieme i motivi che l’avevano spinta a questa sua decisione, ma nulla.

Ci furono diverse telefonate da parte mia e repentini tentativi di capire il suo gesto (tant’è che nelle telefonate non mi chiamava più per nome o senza dire più Ciao AMore – sembrava che fossi ormai diventato un fantasma senza identità), lei si rivolgeva solo per chiedermi come stavo (ed io ovviamente le dissi che stavo male e di non capire come nel giro di una settimana dopo Pasqua che ci eravamo visti lei si era già messa con un uomo).

Poi dopo 2 mesi mi invia a casa tutta la roba mia che avevo in austria e scrivendomi per lettera che mi avrebbe chiamato e che le dispiaceva di tutto quanto e del peso della colpa e che mi avrebbe anche scritto altre lettere, ma ad oggi, dopo 2 mesi non ha fatto nulla di quanto scritto.

Ho tentato di riprendere, ho cercato di convincerla, ho chiamato sempre io, ma nulla, anche per sms o email, ma non ho avuto risposte se non ad una sola quando le scrissi per rabbia su quanto accaduto e del suo comportamento e rispondendomi che non era arrabbiata anche se le dispiaceva quanto le dicevo (per forza mi lascia senza dirmi che era con un altro.

Poi non ho agito più, del resto non mi sono neanche permesso di mandare sms e email o lettere, non per orgoglio ma penso che abbia pensato troppo a lei e di non aver ricevuto un minino di riguardo nonostante tutto.

Sino a pochi giorni fa (dopo 5 mesi che mi ha lasciato) invece mi invia un sms scrivendo (e chiamandomi per nome) che mi avrebbe chiamato e firmandosi come: “Tua… (e il suo diminutivo)”, mai fatto in precedenza…

In tutto questo non so come interpretarlo, vedo solo contraddizioni e ipocrisia, ho mancanza di fiducia nei suoi confronti anche della situazione e in me stesso, anche se realmente mi piacerebbe riprendere la storia, ma sento che qualcosa di rotto non si possa più riprendere (forse, poi non so), so solo che ci penso sempre e sto male.

Mi scuso con tutti per essere stato prolisso.

Ciao,
Frank

Lettera pubblicata il 24 Agosto 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    Kleb -

    Mai sentito parlare di “porto sicuro” al quale fare riferimento nei momenti di difficoltà??

    Ecco, lei sembra in un momento di difficoltà e torna al suo porto. Non per starvici attraccata, ma per soggiornare brevemente e poi ripartire col suo carico di sicurezze date dal fatto di vederti ancora lì a pensare a lei.

    Presta molta attenzione marinaio, molta attenzione..

  2. 2
    Legolas72 -

    Kleb, quindi dici che comunque di lei non ci si potrebbe fidare e sarebbe assurdo provarci a riallacciare ? Cioè troppo insicura per affrontare una cosa importante visto caratterialmente com’è ?

    So che il fatto di questa sua instabilità o mancanza di consapevolezza di quel che vuole veramente non porta da nessuna parte e tanto meno il fatto che sia andata via con un altro uomo mostri invece di aver buttato tutto all’aria senza pensare alla sensibilità altrui e di aver riflettuto sul vero significato e valore del sacrificio, o sbaglio ?

    Il fatto è che avevo riversato tutto me stesso e le avevo dato fiducia, ora vedendomela togliere , nonostante abbia dismotrato a lei molto, è un senso di rifiuto che ho e che è ben difficile da assorbire e passare oltre.

    A volte non riesco a capire come la gente e le persone non abbiano quel minimo di sensibilità per fermarsi un momento e chiedersi: “ma che sto facendo ? Ci tengo a questa persona ? Quando la desidero e l’amo ? cosa faccio io per lui ? Cosa ha fatto lui per me ? Con i giusti propositi si può proseguire affrontando con coraggio tutto insieme ?”

    Penso che debba essere lei a questo punto a dovermi dimostrare qualcosa se ci tiene, per ora non l’ho chiamata e ne mi sono fatto sentire in altre forme di comunicazione, ma anche lei dice e dice e scrive sms per dire che chiamerà ma dopo 1 mese e mezzo non ha fatto nulla…. Diamine penso che tappetino non ci vorrei essere, penso che ciascuno debba fare la sua parte, no ?

    Penso che quelle sicurezze che aveva, le aveva solo perchè ero presente e per lei era troppo comodo, troppo facile, poi ha trovato un altro in poco tempo come ripiego o come “porto sicuro” solo per le sue mancanze ma senza osservare che c’è una persona dall’altra parte (continuando invece a prendere in giro le persone solo per la propria soddisfazione ed egocentria) ma penso che debba capire che anche lei debba fare la sua parte, altrimenti il significato di “coppia” che senso abbia ?o sbaglio?

  3. 3
    simo90 -

    Concordo con Kleb, come non credere che tu gli serva solo per un momento di difficoltà! Innanzi tutto coplimenti per aver avuto una storia nonostante la lontananza, però ti consiglierei di lasciar perdere. volta pagina, sono passati cvinque mesi ne hai tutto il diritto. In bocca al lupo e attento.

  4. 4
    Maverick -

    ‘scolta, tu hai fatto un sacco di sacrifici per lei, ti ha trattato da zerbino, ti ha scaricato per un altro, ora si rifà sentire, scommettiamo sul perchè? l’altro l’ha lasciata e allora meglio uno (tu) che gli tiene la casa piuttosto che niente… l’sms è l’esca, ocio che sotto c’è l’amo! quindi lasciala perdere!

  5. 5
    Legolas72 -

    Grazie simo90, Grazie Kleb per il vostro intervento e delucidazione.

    Volterò pagina, nonostante sarà difficile per il periodo iniziale dover sopportare e superare tale dolore.

  6. 6
    andy -

    “So che il fatto di questa sua INSTABILITA’ O MANCANZA DI CONSAPEVOLEZZA DI QUEL CHE VUOLE VERAMENTE non porta da nessuna parte”..

    Quando capiremo che questi MEDIOCRI, non sono INSTABILI e SANNO QUELLO CHE VOGLIONO, saremo pronti a capire che siamo stati usati.

    mi duole constatare sempre di più che chi viene lasciato, non si renda conto della circuizione subita, quand’anche si senta addirittura più forte dell’ex partner, credendo ingenuamente di essere stato affianco ad un PUPAZZO o ad una persona dal CARATTERE indeciso e insofferente, ricetta principesca contornata dalla solita propensione all’introspettività.

    Queste persone invece SANNO QUELLO CHE VOGLIONO e siamo NOI gli ingenui e non loro.

    Questi sanno che non ci vogliono, ma vivono con “chi si accontenta gode”, poi quando non godono più e sono arrivati al limite, si prendono QUELLO che vogliono, rischiando tutto.
    Quando si accorgono che hanno goduto come volevano, ma hanno perso il nuovo e il vecchio, cercano disperatamente di tornare indietro.

    Altro che insicuri o mancanza di consapevolezza.

    Guarda che questa è PIU FURBA DI TE, PIU FORTE DI TE, PIU SICURA DI TE e SI E’ FERMATA PER GIORNI (non un momento) A CHIEDERSI:
    “ma che sto facendo? Ci tengo a questa persona?”

    Voglio un altro che mi fa sentire donna come dico io, ora manco lo penso.

    “Quanto la desidero e l’amo?”

    Adesso non lo voglio manco vedere, finalmente posso scoparmi XXXX.

    “cosa faccio io per lui? Cosa ha fatto lui per me?”

    Che importa cosa fa lui per me, figurati se posso io far qualcosa per uno che non mi piace…

    “Con i giusti propositi si può proseguire affrontando con coraggio tutto insieme?”

    Come detto in un altro post lo ripeto.
    Immaginati che qualcuno ti costringes a stare con una tua amica che non ti piace.
    tu avresti il coraggio di vivere un giorno (nemmeno una vita) assieme a lei?

    Ecco noi siamo le amiche che non ci piacciono e loro manco ci cagano SE NON PER CONVENIENZA.

    Non sono pupazzi i pupazzi siamo noi.
    Un abbraccio

  7. 7
    francina -

    scappare a gambe levate!

  8. 8
    Legolas72 -

    Grazie Andy, mi auguroe auguro a tutti di poter meritarci veramente ciò che meritiamo di buono, senza soffrire per stronzate altrui.

    (come diceva Edoardo de Filippo in una commedia dove doveva capire dalla moglie chi era dei tre il vero figlio): “…ma quando si finisce di pagare per le nostre azioni ?”

    Nel senso…penso che per via degli ex o per azioni maldestre altrui sia abbastanza dover pagare anche per loro o no ?

    Penso che almeno un compenso noi lo si merita ?

    Ciao e grazie a tutti.

    Frank

  9. 9
    Francesco -

    Caro Frank, lo so che a molti non può star bene, ma la mia é una
    risultante scientifica che necessita di una attenta riflessione:
    -La donna é un essere diverso dall’uomo anche nei tratti
    comportamentali, come le finalità della vita, le amicizie, gli amori,
    gli obiettivi , ecc.. Non che questo voglia dire che é inferiore, no!
    Tutt’altro, ma é diversa: nel rapporto sentimentale tra uomo e donna,
    la donna ha tutt’altre finalità da noi; a breve ed a lungo tempo. Se
    tu ponderi solo un istante quello che fa una donna per ‘apparire’,
    ebbene dovresti comprenderne le finalità. Non si veste, come noi, per
    coprirci, ma per sbalordire, per affascinare, per colpire la psiche
    dell’uomo e fare che questi – chiunque sia – s’innammori di lei.
    Non é un demonizzare la donna, questo mio discorso, é solo per farti
    capire che se stai attento, riesci a comprendere da pochi, pochissimi
    atteggiamenti, la visione della sua psiche. Nel tuo caso c’é già stata
    la dimostrazione che ti dicevo; ora stai a vedere cosa accadrà…

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