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Come affrontate il vuoto estivo?

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A 20 anni si è pieni di energie e voglia di fare, purchè ci si dedichi ad attività non relazionate ai soldi. Tutti i miei amici sono partiti, la mia città è completamente deserta ,sembra d’essere in un film di Sordi dove Roma d’estate diventava città fantasma (mi pare “il Sorpasso”).

Connettendomi su Facebook non trovo altro che foto di miliardi di località diverse con gente che si diverte. Io non sono potuto partire perchè non avevo soldi a sufficienza, sono rimasto in città e da circa un mese le giornate sono tutte uguali…bah, sinceramente dicendo queste cose mi sento io stesso una persona pesante ma avevo bisogno di uno sfogo. Poi ci si aggiunge lo studio universitario a rendere ancora più pesante la cosa! Non vedo l’ora che passi quest’estate, almeno tornando alla solita routine riesco sia a divertirmi sia a fare il mio dovere. 

E’ leggermente frustrante voler fare e non potere, per ora mi accontento di programmare viaggi che non farò mai.
Massima solidarietà a chi lavora persino d’estate.

Lettera pubblicata il 5 Agosto 2015. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Evidentemente c’è qualche cosa che ti tormenta, niente di trascendentale immagino. La tua esperienza mi ha fatto riflettere sulla qualità della vita di chi sta nelle carceri e di chi si sente imprigionato in una vita che non è la sua. Purtroppo tutti hanno bisogno di una consolazione, tanto più che nel mondo di oggi ci sono molte più probabilità di commettere piccole o grandi mancanze perché la vita si concentra nella sfera pubblica e per forza di cose ci sarà bisogno di essere molto intransigenti. E’ anche vero che i media tengono questa umanità in una bolla di cristallo… i primi piani non parlano più all’uomo interiore e Photoshop sembra avere quasi il potere di anestetizzare la nostra coscienza. In gergo si direbbe che ci sentiamo in porte di ferro. Mettersi in porte di ferro significa trincerarsi dietro le proprie certezze e non avere a cuore le ragioni degli altri. Ad ogni modo la crisi delle vocazioni religiose sembra dire che le costrizioni appaiono come qualche cosa di veramente sconveniente. Sarò impopolare ma la figura del monarca che passa ore nelle sue stanze riesce ad infondermi una grande fiducia nel genere umano. Sostenere il peso di un silenzio è umanamente impossibile per un animo inquieto e tormentato. Infatti il lutto si elabora in maniera corale… un tempo non si trattava di un rito fene a sé stesso. Oggi abbiamo timore di essere invadenti… negli anni a venire nessuno farà visita a casa dei parenti del defunto. Quando è mancata mia nonna una delle sue nipoti ha pensato al catering per i giorni successivi al funerale… non è stata la sola a preoccuparsene. Negli anni a venire non sarà così perché non siamo ispirati dalla gente.

  2. 2
    rossana -

    Gep,
    “E’ leggermente frustrante voler fare e non potere, per ora mi accontento di programmare viaggi che non farò mai.” – capisco la frustrazione e l’impazienza della tua età, che ha tanto di bello quanto d’inquieto.

    se mi posso permettere, ti suggerirei di evitare il più possibile il confronto con persone che possono apparirti più fortunate. spesso non è così: ognuno ha le sue difficoltà e i suoi fardelli, che non sempre sono in vista. anzi, il più delle volte quando sono tenuti accuratamente nascosti è perché sono più pesanti della media.

    se lo vorrai, verrà anche per te il momento di toglierti qualche sfizio, finiti gli studi, con i tuoi primi guadagni. per adesso perché non visiti qualcosa vicino a te, a cui di solito non si presta attenzione?

    il paesino in cui abito si è ampliato in orizzontale ed è cresciuto male in verticale, ma alle sue spalle ha sempre un monte, con una piccola pineta; al termine della pianura, in fondo a prati e campi, scorre un fiume; c’è pure un bosco, immerso nell’ombra, e un tranquillo laghetto: non ho che la difficoltà della scelta, per assaporare sole, luce, acqua di sorgenti, fiori e piccola fauna locale, a volte pure inopportuna. di recente mi sono persa la fugace visione di una specie di cerbiatto, facendo attenzione a dove mettevo i piedi, per evitare le vipere.

    se poi la natura non ti attrae, ci sono i musei, le piscine, i cinema e i balli all’aperto… dai, qualcosa che t’interessa e che ti possa consentire qualche nuovo incontro ci dovrà pur essere, se lo vuoi… ti manca soltanto il giusto stato d’animo…

  3. 3
    maria grazia -

    “E’ leggermente frustrante voler fare e non potere”

    LEGGERMENTE ??….

    comunque, non avrei mai immaginato un’ estate più impegnativa di questa ( altro che vuoti! ). quello che ho seminato quest’ inverno comincia a dare i suoi frutti..

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