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La Chiesa e l’evasione fiscale

Sul tema tasse, Prodi invita la Chiesa a mobilitarsi sul fronte dell’evasione fiscale: «Un terzo degli italiani evade. È inammissibile. Per cambiare mentalità occorre che tutti, a partire dagli educatori, facciano la loro parte, scuola e Chiesa comprese. Perché, quando vado a Messa, questo tema non è quasi mai toccato nelle omelie? Eppure ha una forte carica etica. Possibile che su 40 milioni di contribuenti sono solo 300 mila quelli che dichiarano più di 100 mila euro l’anno?».
Osserva giustamente l’arcivescovo Mario Forte che la cautela della Chiesa deriva dal fatto che l’immagine che offre lo Stato é quella che i denari tratti dalle tasse siano troppo spesso sperperati.
Ma mi sembra che così -con rispetto parlando- si mescoli il diavolo con l’acqua santa: ognuno dovrebbe fare la sua parte.
E allora: a) certo che lo Stato deve mostrare di saper bene impiegare i danari che preleva; ed in tal senso la eliminazione degli enti inutili, l’abbattimento delle prebende spropositate, il taglio dei privilegi (anche fiscali), il contenimento delle spese (dirette ed indirette, ad es. le “consulenze”) della politica, ecc.
b) ma la Chiesa deve fare sentire alta e forte la sua voce proprio nei confronti degli abusi e degli sprechi che sono commessi dai cattolici e dai teocon sotto il pretesto della difesa dei valori supremi (vita, famiglia, religione); deve dire che il cattolico é doppiamente responsabile, perché ha violato un precetto morale ed uno civile.
La cervellotica idea della indennità parlamentare per “mantenere unite le famiglie” e così limitare il ricorso a droghe e prostitute dei deputati, non é un esempio isolato e sporadico di malcostume nel gestire il denaro pubblico, ma soltanto uno degli innumerevoli casi nei quali si spende con pretesti nobili e spirituali, ma per fini abbietti.
Qui non ci può essere cautela di sorta, nell’interesse stesso della Chiesa e della religione: il comune mortale non può distinguere con la finezza di un teologo, e quando vede i danari dello Stato impiegati per impinguare le già sin troppo laute prebende di chi, sotto il manto di cristiano, svolge attività che di cristiano hanno ben poco, accomuna tutto in un giudizio severo.
Nè si dica che si é trattato solo di una proposta; perché è indice di una mentalità, di una visione del mondo, di un concepire i valori cristiani esclusivamente per pervenire ad un tornaconto.
La Chiesa non teme di interferire quando si tratta di scelte personalissime, quali quelle di rinunciare a terapie inutili ochiedere che la prolungata convevenza abbia assistenza legale (che a ben vedere proprio nulla hanno a che vedere, nè con la fede, nè con la morale); perché diviene così timorosa, riservata, cauta quando -ma avviene così spesso- i suoi valori supremi sono adoperati strumentalmente per fini assai diversi, che vanno dalla politica di bassa lega al tornaconto personale? Così si perde la bussola e la sensazione diffusa non é quella della cautela, ma dell’opportunismo, del caso per caso, del privilegio di pochi a danno di molti. Silja G.

Lettera pubblicata il 1 Agosto 2007. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Silja Genghini -

    Su questo tema “Prodi e le tasse”, che coinvolgeva il silenzio della Chiesa, assordante se paragonato al suo interventismo su altri temi (di minore rilevanza), il Corriere della sera ha aperto un Forum e si può dire che istantaneamente sono pervenuti 468 messaggi. In questa rubrica soltanto il mio; mi chiedo: da cosa dipende? differenza di pubblico? di diffusione? eppure non si può dire che la politica sia assente dai commenti nelle “lettere al direttore”, anche se la preponderanza é certo quella della corrispondenza del cuore e del sesso.
    Sarebbe bello se la partecipazione su temi generali, pubblici, fosse più intensa, perché certo l’interesse a seguire la rubrica sarebbe notevolmente aumentato, ma non vedo proprio come si possa realizzare. Qualcuno ha un’idea, a cominciare dai moderatori?

  2. 2
    albert -

    Silja, se vuoi ti rispondo, e questa volta, stranamente, sono d’accordo con un monsignore (Forte) che ha scritto giustamente sul Corriere che prima di fare la predica sull’evasione, certi politici dovrebbero fare un esame di coscienza.

    Lo sai che almeno il 90% dei deputati ha alle dipendenze dei portaborse IN NERO, che paga sottobanco senza nemmeno versare una lira di contributi?

    Lo sai che il signor Vincenzo Visco, così bravo a far chiudere un bar perchè magari non ha battuto uno scontrino di un caffè, è stato penalmente condannato perchè ha costruito abusivamente, nella sua villa in riva al mare?

    Lo sai almeno che 9/10 dell’evasione fiscale non viene dal bottegaio, che magari già paga oltre misura, ed è controllato tutti i giorni, ma dall’ECONOMIA ILLEGALE (spaccio di droga, riciclaggio di denaro sporco, contrabbando, falsificazione di marchi, smaltimento abusivo di rifiuti, gioco illegale, estorsioni, prostituzione, traffico di persone e organi, ecc., ecc.)?

    Lo sai che a Como (dove abito io) molti artigiani (già vessati oltre misura) devono chiedere i soldi in prestito per pagare le imposte, perchè magari gli studi di settore dicono che loro avrebbero dovuto guadagnare 100, e hanno invece guadagnato 60 o 70?

    Lo sai che in Campania i netturbini comunali prendono lo stipendio senza fare nulla, mentre lo smaltimento dei rifiuti viene appaltato a ditte camorriste (che smaltiscono illegalmente)?

    Lo sai che l’erario negli scorsi anni ha lasciato che le macchinette dei videopoker fossero scollegate agli impianti di rilevazione della Sogei, per 2/3 degli impianti, e ciò ha causato un’evasione (di cui ha beneficiato la mafia, cosche legate al clan Santapaola) per 100 miliardi di euro,pari ad almeno 3 finanziarie?

    Lo sai che la categoria degli insegnanti, di cui fa parte il prof. Prodi, non risulta aver mai aperto una sola partita IVA per le ripetizioni scolastiche?
    Miliardi su miliardi evasi da statali, che “arrotondano” senza pagare una lira di tasse.

    E allora, cara Silja, non prendiamocela con la Chiesa, se poi la realtà è che, in Italia, è pieno di furbi e sepolcri imbiancati che fanno le prediche agli altri e parlano di correttezza fiscale, e poi sono i primi a violare le leggi che loro stessi hanno emanato!

    Così come, non a caso, se in Italia c’è il debito pubblico più grande d’Europa, è anche perchè molti politici non hanno avuto ritegno nello sprecare i soldi dei contribuenti in spese inutili.

    Vai all’estero, in Svezia, Germania, Francia, Olanda, ecc., e tutti, a destra e sinistra, conoscono fin da bambini un principio, che invece in Italia i politici non capiscono: NON SI EVADONO LE IMPOSTE, MA NON SI BUTTANO VIA I SOLDI DEI CONTRIBUENTI!

    Prodi stia zitto, e si chieda invece se il suo collaboratore Sircana ha chiesto la fattura, a quel trans che ha rimorchiato qualche mese fa.

  3. 3
    francascanio -

    Prodi e le tasse.
    Prodi ha perfettamente ragione quando dice se tutti pagassimo le tasse le aliquote potrebbero scendere per tutti. Ma penso che ha sbagliato, come sempre, a chiedere aiuto alla chiesa che può molto ma non più di quello che fa. Tutte le domeniche sento ripetere ossessionatamente,. : Date a cesare quello che è di cesare e a Dio quello che è di Dio. Dunque che altro può fare?. Invece proprio Prodi può fare tutto. Ha detto dobbiamo stupire e stupire per 58 milioni di Italiani a parte un milioni di,ladri politici, non significa trattare di pacs, dico, unioni di fatto che ai 58 milioni di italiani non interessano affatto. Chi non ama la chiesa è libero di sconoscerla ma se vuole far parte della comunità civile regolare vada da sindaco e avrà tutti i diritti, subito, senza aspettare tre o nove anni. Per i maschietti ancora più facile vivano insieme si divertano, finchè possono ma non chiedano dei diritti privilegi che nessuna mente razionale potrà mai concedere loro. Prodi se vuole salvarsi dall’inferno a cui è destinato per costringere tre milioni di disoccupati e dieci milioni di famiglie che vivono nella povertà mentre mille legislatori, ladri, assassini, truffatori si fanno le leggi per avere 20 mila euro al mese. Prodi emetta un decreto legge: da domani tutti i deputati e di conseguenza tutti i manager pubblici e privati avranno un trattamento di 5000 euro al mese netti e che nessuno potrà avere una pensione superiore. Eliminare per tutti e per sempre retroattivamente la vergognosa ed odiosa buonuscita per cui i tromati hanno ricevuto dieci milioni di euro, come cimoli e capo enel. Daltronde un giovane che oggi vuole avere, se mai l’avrà una pensione di qualche euro in più deve rinunciare alla sua buonuscita e questi parassiti pechè devono continuare a godere di questi privilegi odiosi e assurdi.?

  4. 4
    Silja Genghini -

    Devo chiarire il mio pensiero in 3.000 caratteri, e per questo schematicamente.
    a) non mi interessa essere pro o contro Prodi, cioè una persona. Mi interessano le idee ed i comportamenti; sia dei singoli, sia degli organi (politici, amministrativi, religiosi, ecc.), sia degli Enti da loro rappresentati.
    Le cose che scrive Albert sono tutte gravissime e sono certo i sintomi della malattia del nostro paese, la nostra malattia. Ma non si curano i sintomi, si curano le cause.
    b) la Chiesa (non la chiesa che siamo noi, i fedeli, ma la Chiesa, cioé l’Ente), é, secondo il mio punto di vista, un fattore importante di come é il nostro paese ed anche di come potrebbe cambiare. Essere il paese sede della Chiesa non é senza conseguenze determinanti sul modo di essere di molte cose (per capirlo, basta riflettere sul come, perché e con quali effetti, da noi non c’é stata la Riforma, che é stata innanzi tutto una ventata riformatrice e moralizzatrice della Chiesa, a parte le discettazioni teologali): la particolarità di una classe politica che sta sempre con l’orecchio teso a sentire cosa si dice oltre Tevere, la concezione meno laica della vita pubblica (almeno occidentale), una conformazione etica dei rapporti privati e pubblici “doppelbein”, come dicono gli psicologi, cioé nella quale finisce per essere tutto possibile ed ammissibile, il rispetto e la trasgressione, la severità e l’indulgenza, l’egoismo e la carità. E’ tutto iscritto nel DNA popolare: “Hanno rotta la campana!”, “Che delitto!” “E’ stato il nipote dell’arciprete!” allora “Che disgrazia!”.
    Ma se guardiamo a fondo nelle “leggi”, molti comportamenti “consentiti” sono contrari alle stesse leggi della morale cattolica; ed é per questo che insisto sul fatto che la Chiesa su tante, ma tante, questioni vitali per il paese, non può tacere, somigliando troppo il silenzio alla indifferenza o peggio. Riflettiamo insieme: quanti anni, forse secoli, la Chiesa ha taciuto
    sulla mafia? Perché? forse perché era entrata nel costume? Né é solo questione domestica, perché viene subito alla mente la Shoa: tanto silenzio, tanto timore. Ma il posto del Pastore non era forse davanti ai cancelli dove era scritto “Arbeit macht frei”?
    c) spero e chiedo, in questa rubrica, ma soprattutto nel paese, una maggiore partecipazione. Ed é perché mi sento in un paese chiuso nelle lobby: politiche, giornalistiche, artistiche, economiche, professionali, legali.
    Gli opinions maker sono quasi sempre membri di una di queste lobby, e, se non lo sono, sono marginali, irrilevanti: il dissenso, la critica, sono inglobate, cadono inghiottite nelle sabbie mobili, non valgono a modificare, non impongono una risposta. I Pannella, i Cossiga, gli Sgarbi, i Funari (per carità, tutti divertenti, ma a che servono?), sembrano messi lì apposta per far vedere quanto siamo democratici. La democrazia invece é responsabilità: delle malefatte indicate da Albert i responsabili devono essere chiamati a rispondere: pubblicamente e senza indulti. S.G

  5. 5
    albert -

    Prodi non ha affatto ragione quando dice che se tutti pagassimo le tasse le aliquote scenderebbero, per la semplice ragione che sa benissimo che c’è gente che già ora di tasse ne paga anche troppe, (sia esso dipendente o autonomo), e c’è chi non ne paga proprio, perchè non può pagarle per il tipo di “lavoro” che svolge.

    Il mafioso non può fatturare “estorsione a negozio di corso dei Mille a Palermo”, il magnaccia non può fatturare: “percentuale da Luana”, lo spacciatore non può fatturare: “dose a tossico di piazza Vetra a Milano”, ecc., ecc.

    Quindi non prendiamoci in giro: chi da anni, come Prodi e Visco, insiste nel voler vessare e tartassare i soliti “fessi” cioè chi già paga le tasse, come dipendente, o perchè ha un’attività onesta alla luce del sole, per poi continuare a tenere in piedi il suo carrozzone di enti, magna-magna, portaborse, amici, ecc., e senza far nulla per combattere l’economia illegale,sta solo prendendo in giro la gente, e sta facendo scoppiare il sistema.

    E’ chiaro che non si può mettere sulle spalle sempre delle stesse persone il peso dell’illegalità diffusa e degli sprechi, che solo in Italia superano ogni limite.

    Me la prendo anche con Berlusconi e Tremonti, coi loro condoni e con gli sprechi, come quelli di Cuffaro, che alla regione Sicilia ha assunto centinaia di “dirigenti” amici.

    Però per lo meno, gliene va dato atto, il centrodestra ha capito che la pressione fiscale non può continuare senza limiti, sulle spalle dei soliti.

    Invece, Prodi e soci, tra cui i suoi amici sindacalisti, credono di poter continuare a spremere sempre gli stessi, e hanno la faccia tosta di continuare a sprecare i soldi, e fare i lor comodi.

    I sindacalisti come Angeletti, che pretenderebbero che anche un ambulante dichiarasse quanto un notaio (o quasi!), loro hanno sempre rifiutato di pubblicare un bilancio sulle entrate del sindacato, che sono oltre i 2 miliardi di euro!

    Ma con che coraggio voi venite a prendervela col bottegaio che magari guadagna quattro soldi, quando voi nemmeno volete far sapere come impiegate 2 miliardi di euro????

    Ma basta, siete ridicoli!

    Per quanto riguarda Prodi, proprio oggi ha perso un’altra occasione per stare zitto: ha detto al Corriere che uno deve pagare le tasse anche se lo Stato è lazzarone, perchè lo diceva san Paolo!

    A parte il fatto che san Paolo parlava in generale di osservare le leggi, non parlava del fisco, ma Gesù parlava di dare a Cesare quel che è di Cesare, non di dare a Cesare se Cesare ruba e ti toglie tutto.

    Ma poi, il fatto che Prodi dica di obbedire allo stato anche se è ingiusto per rispetto all’autorità, dimostra quanto sia ridotto male, ha detto le stesse cose che diceva Pinochet, o Stalin, qualsiasi dittatore direbbe lo stesso: “Obbedisci perchè te lo dico io!”

    Poveretto e arrogante.

    Non è poi vero che molti uomini di Chiesa non abbiano detto di pagar le tasse, così come ci sono stati preti collusi con la mafia, e altri uccisi dalla mafia.

  6. 6
    francascanio -

    non capisco come mai non si scrive mai sui compensi vergognosi dei deputati, manager ecc ecc e non si cerca di ragionare su cose concrete e fattibili anziche’ disquisire su cose inutili mentre i lupi, legislatori, ogni giorno fanno leggi per sbranarci.

  7. 7
    albert -

    Oggi ne leggo una bella: il ministro Bersani (quello che ha creduto di aver cambiato l’Italia perchè ha abolito i costi di ricarica dei telefonini, e non si è accorto che le società telefoniche il giorno dopo avevano già alzato le tariffe per recuperare gli introiti mancati) ha convocato i petrolieri per chiedere loro come mai la benzina in Italia costi così cara!

    Sembra una barzelletta, è un po’ come vedere un rapinatore che dopo averti alleggerito il portafoglio ti chiede come mai non vai più a fare la spesa.

    Se la benzina in Italia è più cara che nel resto d’Europa, caro Bersani, pur essendo sia qui che là le stesse compagnie petrolifere, è solo perchè in Italia sulla benzina c’è oltre il 70% di imposte! (che ovviamente non ci sono nel resto d’Europa).

    Lo sapevate che sulla benzina paghiamo ancora (tra le tante) la tassa sulla ricostruzione dell’Irpinia, che fu introdotta dopo il terremoto del novembre 1980?

    E allora, egregio Bersani, stia zitto almeno, non ci faccia ridere, perchè sull’argomento ci sarebbe solo da piangere.

    Io aspetto solo di non vederla più, e siccome lei assomiglia a Maurizio Ferrini, mi auguro che in futuro si dedichi a piadine e pedalò sulla riviera romagnola, lì forse dimostrerebbe un po’ più competenza.

  8. 8
    learco -

    come si fa a votare un mafioso uno che non si fa processare

    il psico nano a bisogno dell’immunita parlamentare perche se no lo mettono in galera

    attenzione ritorna in FASCISMO meditate quello che è successo al G8 di genova

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