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Il castello di carte

La mia vita altro non è che un castello di carte.
Sto scoppiando, non ce la faccio più , e non so che pesci pigliare.
Due anni fa lascio la mia terra per seguire il mio fidanzato ( e una bella proposta di lavoro ) a Milano.
Purtroppo con la crisi il mio contratto non viene rinnovato e cosi anche per quello che riguarda il mio rapporto inizia una fase di gramo precariato.
Lui non fa che assillarmi quotidianamente con il ritornello ” hai trovato lavoro??” e con mille suggerimenti irritanti e non condivisi ( del tipo ” perchè non fai la cameriera”??)…Io mi chiudo e mi sento incompresa perchè mi rendo conto che il suo atteggiamento nei miei confronti è molto del tipo ” finito soldi finito amore”…Finchè dividevamo ampliamente le spese ( tutto a metà ) si andava d’amore e d’accordo, poi alla prima difficoltà irrigidimento e incomprensione. Io francamente detesto Milano con tutto il cuore e ci starei se e solo se mi offrisse un lavoro consono alle mie aspirazioni ( se devo pulire le scale preferisco farlo da me e non a Cinisello Balsamo ). Inoltre io ho sempre desiderato il matrimonio, mentre lui sempre e solo convivenza ( credo a questo punto sia semplicemente per non dover correre il rischio di ” camparmi “). Ciliegina sulla torta quest’estate dopo una estenuante maratona per condomini ha pensato bene di indebitarsi per 30 anni comprando un appartamento stile loculo e da allora sono iniziati i lamenti pressochè quotidiani su quanto sia grama e dura la vita. Non ho resistito e col nuovo anno sono tornata nella mia terra d’origine, visto che ormai l’unica sensazione che mi suscitava tutta la faccenda era un perenne soffocamento. Se penso di passare tutta la vita con lui mi prende un infarto, e resetto con terrore il tutto. Non riesco però a tranciare completamente ( sono orribilmente convenzionale ), e continuo a vederlo il finesettimana e a promettere che un giorno ” tornerò”. Frattanto sto cercando come una disperata lavoro dalle mie parti, con la preghiera che arrivi in modo da accantonare definitivamente lo spettro Milano.
Aggiungo a ciò che amo disperatamente un altro da otto anni, ( da molto prima dell’attuale titolare di cattedra ) il quale entra ed esce dalla mia vita a piacimento illudendomi ogni volta che sia la volta buona, e dal quale mi faccio trattare ed umiliare come meglio crede. Io che sono sempre stata d’acciaio divento, nelle sue mani, più malleabile del didò. Non va bene, proprio non va bene. Idee?

Lettera pubblicata il 10 Febbraio 2013. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Lavoro

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Almost-Imperfect -

    fracomina mi hai fatto sorridere, a parte la situazione che non è delle migliori si capisce…
    Soluzioni così facili e veloci non ne ho, ma potresti provare a buttare là il fatto che stai cercando lavoro dalle tue parti e che forse qualche cosa si è smosso per vedere come reagisce.
    Ma adesso che sei tornata a casa lui com’è? Nel senso, continua ad “interessarsi” al tuo stato occupazionale, oppure adesso che non ti deve, diciamo, “supportare” si è scordato che sei disoccupata?
    Per quanto riguarda il lavoro, mi sa che di questi periodi si dovrà accettare un pò tutto, anche quello che non ci piace proprio.

  2. 2
    luna -

    …ma se lui fosse stato per il matrimonio lo avresti sposato anche se da otto anni ami disperatamente un altro? Forse che, tolto il lavoro che ti piaceva e che cmq ti occupava la vita e dava una certa autonomia, e’ emerso tutto il resto e anche cio’ che sapevi gia’? Sul fatto del loculo e dell’indebitamento trentennale, fatto per se’, e come gli andava di fare (pur con lamentele connesse) e’ che non c’erano davvero una base e un progetto comune (ma da parte tua si? sei sicura?). Se ci fosse stato forse Milano non sarebbe stata cosi tanto solo la citta’ di qualcunaltro ma anche un po’ la tua? Sul fatto di fare la cameriera s’ha da campa’ e magari comunque uno stipendio in meno pesa e arreca nervosismo non solo perche’ a uno andavi bene quando avevi i soldi (tra l’altro a milano anche un affitto e’ sanguisuga credo). Fermo restando che capisco che se pare che uno ce l’abbia con te perche’ hai perso il lavoro e mentre lo stai cercando e non capisca perche” per te ha un senso non rinunciare del tutto ad un percorso professionale non e’ piacevole…

  3. 3
    luna -

    Sul fatto @piuttosto lavare scale nella mia citta’@ condivido. Ma dipende appunto anche per chi e che cosa sono altrove. – Sul lavoro quoto Almost. Non perche’ penso che bisogna rinunciare al proprio percorso, interiormente prima di tutto. Ma mentre cmq cerchi di tenerti aperta quella strada oggi come oggi puo’ capitare di dover fare altri lavori. E peraltro non e’ per niente scontato trovarli, inclusi cameriera e lavaggio scale. Francamente conosco fin troppa gente che ha perso il lavoro, anche “sicuro” e anche con figli e mutuo a carico, e che, pur sperando di poter tornare a fare “il loro”, disperano di trovare ora un qualsiasi lavoro. Fossi in te non starei “ferma”. Per il resto forse non ti farebbe male tagliare i rami secchi o i cordoni ombelicale con delle storie parziali e inesplose e non concretizzate e concretizzabili.

  4. 4
    Mau -

    Se non ho capito male due anni fa hai seguito il tuo ‘fidanzato’ a Milano pur amando un altro da ben 5 anni prima che ‘entra e esce’ quando vuole e ti ‘umilia’ come crede.
    Inoltre, come hai scritto anche in precedenza, ti fa schifo fare la cameriera….. (lavoro invece di tutto rispetto).
    E ti lamenti che questo ragazzo non ti sposa perchè, come hai scritto nella precedente lettera, tu sei ‘all’antica’…vuoi il matrimonio e non la convivenza.
    (Sei all’antica…vuoi che il ‘fidanzato’ ti sposi e ti mantenga…però ami un altro disperatamente…)
    E ti senti pure ‘incompresa’……
    Hai oltre 30 anni…..
    Sai che ti dico? Spero che qualcuno ti sposi…uno di quegli uomini che, con due calci nel posto giusto, ti mandano poi a fare la cameriera o a pulire i cessi e guadagnarti il pane, come tanta povera gente che per sopravvivere fà di tutto e di più, con dignità e senso di responsabilità. Altro che mantenuta….
    A..sì..certo..anche tu hai fatto il ‘mazzo’ per 5 anni a mille euro al mese….dimenticavo….
    Ma per favore….Cerca di crescere e di comportarti da persona adulta.

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