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Cambio!

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Quando terminai gli studi universitari, oramai fine anni ’90, trovai subito lavoro in una piccola azienda. E ci sono rimasto fino a oggi. Fin dall’inizio, devo dire che il lavoro che facevo non mi è piaciuto tanto, però mi sono sempre sentito bloccato nel cambiamento, dalla paura di non trovare altro. E’ stato stranissimo, come vivere per anni in apnea, non riuscivo a integrarmi con i colleghi perché non mi piaceva quello che facevo, ma non riuscivo ad andare via. Dubbi amletici mi paralizzavano. Qualche volta ero arrivato sull’orlo del cambiamento, ma poi la paura mi faceva tornare sistematicamente indietro. A un certo punto, smisi anche di cercare altro. Ho vissuto momenti personali bruttissimi, anche depressione, chiusura, malumore verso gli altri, quando in realtà era con me stesso che ce l’avevo. Avevo finito per chiudermi a tutto, me ne sono accorto davvero quando ho dovuto fare cambiamenti anche piccoli alla mia routine, e mi sono risultati difficilissimi. Ero in un punto in cui credevo di essere davvero perso.

E’ stato difficilissimo tornare alla vita, ho dovuto fare un percorso incredibile, con qualche ricaduta qua e là, ma alla fine direi che mi sono ripreso, e ho fatto quasi tutto da solo (in realtà avevo fatto tutto da solo anche a infilarmi nel tunnel, anni prima).

Oggi ho deciso, a quasi quarant’anni, di fare il gran passo. Con tutta la crisi e il resto, ho lasciato il mio posto fisso, ho trovato lavoro all’estero (mio antico sogno soffocato), e tra un po’ parto. Sicuramente ho aspettato un po’ troppo a farlo, però, l’ho fatto. Altrettanto sicuramente, anni fa avrebbe avuto un sapore diverso, più forte, più bello, credo, e poi mi sarei evitato un sacco di problemi personali. Però, sento che è importante averlo fatto, per ricominciare davvero.

Va bene, per una volta, invece di chiedere consigli e aiuto agli altri, con questa lettera voglio dire che, in fondo, c’è sempre una via d’uscita, anche quando sembra di essere arrivati alla fine, e vi assicuro che lo stato in cui ero ridotto ancora nei primi mesi del 2011, era di qualche livello sotto la morte.

Lettera pubblicata il 29 Ottobre 2012. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Lavoro - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Flavia 22 -

    Se posso chiedere, in cosa sei laureato?E dove andrai a lavorare adesso?
    Devi essere molto felice 🙂

  2. 2
    Maite -

    sono nella tau stessa condizione…mi sto muovendo…grazie della lettera..:)

  3. 3
    cinzia1974 -

    Ciao Leo,
    anche io sto seriamnete pensando di andare a lavorare all’estero, anche perchè al contrario tuo, circa un anno fa ho perso il lavoro presso l’azienda in cui lavoraro da più di dieci anni. Ora sopravvivo facendo piccole cose, ma così non posso andare avanti. E poi ci sono altri motivi che mi spingono a dare una svolta, anche radicale, alla mia vita.
    Ora detto questo vorrei sapere come ti sei mosso per cercare lavoro all’estero. Avevi già dei contatti o hai fatto tutto da solo? Cosa bisogna fare in questi casi? E poi vorrei sapere, se ti va di dirlo, in cosa sei laureato o comunque di che ti occupi e in quale paese hai deciso di trasferirti.
    Grazie

  4. 4
    Leo -

    Ciao,

    Vedo che potrei essere utile a chi è in situazioni più o meno simili alla mia, ne sarei contento.

    Scrivetemi a lucio17@hotmail.it e vi risponderò volentieri con tutte le informazioni.

  5. 5
    Michele -

    Sembra la mia storia, sei un grande!

  6. 6
    unless -

    sei un grande!

    Fai vedere a tutti la tua vitalità, falli schiattare di invidia!

    ti auguro grandi cose

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