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Bloccata, non riesco a trovare la forza di andarmene

di

Sposata da 24 anni, sul punto di separarmi da dieci. Inizio perfetto, eravamo “una bella coppia” per quelli che ci conoscevano. In qualche occasione scene di rabbia e aggressività verbale da parte di mio marito mi avevano bloccata e piegata alle sue richieste su gusti e stili di vita, allontanandomi dai miei interessi, amicizie e parzialmente da affetti familiari. Senza rendermene conto mi modificai secondo i suoi desideri, un po’ per amore, un po’ per paura. Nacquero due figli meravigliosi, e mi sono in qualche modo compensata con la loro adolescenza, l’insieme non regge più: per banali problemi scolastici o di educazione, scenate quotidiane, oggetti rotti, botte ai figli, insulti massacranti e umilianti per tutti. Allora cerco di alzare la testa, mi riavvicino a famiglia d’origine che mi appoggia ma non interviene mai con decisioni che spettano a me. Mi ritrovo con ipertensione, dermatiti, un figlio depresso e ora giocatore d’azzardo e l’altro più sereno ma inconcludente. Il colpo di grazia arriva quando, sei anni fa, scopro che lui ha relazioni più o meno fisse con uomini più giovani, sui 25-30 anni, ha tentato di negare ma si è arreso davanti a prove schiaccianti tipo sms espliciti. Con minacce su sé stesso e scene pietose mi ha scongiurato di non andarmene, ma sia pure in modo più defilato ha continuato la sua ricerca di uomini in posti promiscui. Dalla prima scoperta letti separati e cessato lavaggio della sua biancheria. Ho schifo, sfuggo i contatti o le poche carezze che lui ha il coraggio di farmi, tipo” poverina, mi spiace vederti con questa faccia, ma perché sei sempre triste? ”. Per il resto cessata ogni attività sociale, prima amava viaggi, ricevere, sfoggiava la bella casa, moglie ingioiellata; ora non riesco neppure ad andare al cinema nè a fare una passeggiata con lui. Sto bene, si fa per dire, quando per lavoro è fuori fino a sera. Ho il grave problema del figlio malato, di cui lui si interessa solo superficialmente e solo se forzato a occuparsi di cure e pagamenti. Io ho fatto una terapia, messo a fuoco il tutto ma mi manca la forza di agire. Rimando ogni giorno il progetto di separarmi; i figli sono adattati e come paralizzati in questa triste famiglia e ma quando ventilo di separarmi si rabbuiano e mi dicono di no, di cercare di cambiare le cose restando qua. Nè i figli nè nessun altro sanno delle relazioni omosex, per ora cessate, ma per me irreversibilmente fissate come punto di rottura, per il carattere omosessuale ma molto di più per l’inganno continuato anni finché non l’ho scoperto io, insistendo ancora nel negarlo, sottraendomi prove e tentando di manipolare il tutto. Che fare?
Sono indipendente economicamente, i figli no, ho 54 anni.
Mi scuso, per errore ho postato una lettera simile nei commenti. Sono nuova e devo imparare. Grazie per la vs attenzione. Myriam.

Lettera pubblicata il 3 Febbraio 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    David86 -

    Ciao Myriam,
    permettimi di dirmi che soffro veramente con te per questa brutta
    situazione. Diciamo che secondo me hai già resistito abbastanza, e lo
    hai fatto solamente per i figli (giustamente è stato doloroso per te,
    ma il minor dei mali per loro). Avendo l’età di mia madre, penso che i
    tuoi figli abbiano sui 25 anni come me più o meno, beh dici che sei
    economicamente indipendente, i figli ormai sono adulti, perchè non ne
    parli con loro, e ve ne andate tutti e 3?
    E’ drastica come soluzione, ma dopo tutti questi anni passati a
    soffrire tutti quanti….i tuoi figli hanno una vita davanti, te hai
    ancora (minimo) 20/25 anni in cui potrai rifarti una vita sociale,
    riprendere interessi e riuscire anche a divertirti. Non vi sembra di
    aver sofferto già abbastanza?

  2. 2
    alisea -

    carissima, sei tu la prima a dovere dare il buon esempio ai figli, perchè, anche se grandi, hanno te come punto di riferimento, conscio o inconscio.

    E l’unico esempio concreto e benefico che puoi dare è la reazione. Reagisci mia cara, reagisci. Fai capire loro e a te stessa che ce la potete fare.

    Non avere paura, fallo e basta. Costruisciti una nuova vita.

  3. 3
    Adele. -

    Davvero Myriam…potrai stare solo meglio. Peggio non si può. Fai il
    salto. Anche i tuoi figli stanno male a causa di questa situazione. Se tu
    ritrovi la serenità, loro ti seguiranno e trarranno la loro energia da
    te. Prima davvero che sia tardi….
    La mia famiglia più di chiunque cosa, è il mio punto di riferimento nei
    momenti bui, se non ci fossero sarei una nave senza faro! Vero nei
    momenti di dolore avevo loro.
    Tu hai diritto di stare bene per i tuoi figli!
    Forza. In bocca al lupo.

  4. 4
    ariete -

    Credo che tu abbia diritto di avere ancora una vita sentimentale e
    vivere ancora la tua sessualità che alla tua età è ancora più bella e
    libera.
    Anche se ti costa separarti abbi almeno il coraggio di liberarti da un
    obbligo di fedeltà che non hai più in quanto sei stata offesa.
    Guardati intorno e vedrai che hai ancora da meravigliarti e stupirti per
    le emozioni che puoi ancora provare e che forse non hai mai provato.

  5. 5
    vivialis -

    Ciao Myriam,ho letto con molto interesse la tua lettera perché purtroppo per problemi famigliari certe cose le posso capire molto bene.
    Premetto che non mi vedo rispecchiata in te ma in te vedo mia madre per certi versi…Lei ha avuto una vita molto dura con mio padre,non ci sono stati tradimenti omosex ma lui ne ha fatte tante e ora che sono adulta o cmq abbastanza grande da capire i comportamenti,riesco a vedere come lui l’abbia cambiata.Mia madre darebbe la vita per me e per i miei fratelli e per questo non si è mai allontanata da mio padre,nemmeno quando la picchiava.E ti dirò di più,lei ha sempre cercato di nasconderci le cose negative,quello che capivamo era perchè mio padre non portava a lei lo stesso rispetto e quindi le urlava di tutto anche davanti a noi.Siamo tre fratelli e in due siamo totalmente indipendenti dal punto di vista economico. Appena siamo divenuti tali(nel giro di un anno circa)mia madre se n’è andata di casa, oramai non era più se stessa da tanto tempo e ti assicuro che lo vedevamo anche noi e soffrivamo tantissimo…quindi penso che i tuoi figli percepiscano benissimo il tuo disagio,come tu percepisci il loro.
    Dopo nemmeno un anno è tornata,ha avuto paura di mollare tutto e ha ceduto ai pianti di mio padre.Inoltre le sue condizioni economiche erano poco più che sufficienti e non se l’è sentita.Noi abbiamo accettato la sua decisione e così hanno fatto zii,nonna e amici.Ma tutti avrebbero capito meglio se mia madre si fosse rifatta una vita, magari riscoprendo l’amore.Tuttavia noi non abbiamo mai abbandonato mio padre, nonostante tutto quel che ha fatto.
    Quello che voglio dirti è che se tu sei serena i tuoi figli saranno sereni.Te lo posso assicurare, ne abbiamo passate un bel po’ e posso dirlo…io farei di tutto per dare a mia madre la vera felicità, non sai quanto lo vorrei.Se tu lo desideri lo devi fare,non saresti egoista,anzi,saresti di aiuto anche ai tuoi figli.E ti assicuro che tuo marito avrà modo di reagire ad una tua eventuale decisione,anche se ovviamente te la farà pesare moltissimo,pur senza avere il diritto di farlo.Inoltre,quando i tuoi figli saranno adulti (non so quanti anni abbiano),capiranno ogni cosa,credimi.
    Spero di averti risposto…in ogni caso se ti farà piacere scrivimi pure, magari ti darò la mia mail se vuoi;ti risponderò come ho fatto tante volte con mia madre.
    Sii forte,hai una vita soltanto ed eventuali debiti li hai già saldati.Ora ti spetta un po’di serenità,non regalarla così agli altri. ciao

  6. 6
    Myriam -

    Grazie Vivialis, ti ho sentito vicina..chissà se anche a tua madre l’idea di andarsene sembrava far cadere tutto il mondo. Mi trattiene il senso di paralisi, di blocco, di tempo che non passa o meglio passa al di fuori da qui, ma qui tutto è come fissato dentro una morsa.
    Grazie anche a tutti quelli che mi stanno rispondendo, incoraggiando; parole partecipi dagli sconosciuti, in casa il gelo. Anche questa è un’esperienza. Grazie, leggerò volentieri i vostri commenti se ne invierete ancora.

  7. 7
    Noway -

    Ciao Myriam, tutto questo dolore è stato causato da tuo marito, ha rovinato la tua vita e forse irrimediabilmente quella dei tuoi figli, cresciuti in un’ambiente problematico e violento.
    I figli ti dicono di non separarti, di provare a cambiare le cose rimanendo a casa, ma tu sai qual’è la cosa giusta da fare, e quella cosa è allontanare tutti dalla presenza di tuo marito. I tuoi figli cominceranno ad essere più sereni, sarà un nuovo inizio e credimi non sei la prima. Anche il mio ragazzo è vissuto in un clima simile se non peggio con un padre alcolista, e quello che ha dato la svolta a tutto è stato il divorzio tra sua madre e il padre.
    Ora è una persona meravigliosa anche se ha sofferto tanto e pagato a caro prezzo la sua infanzia, con una vita sbandata e disagiata.
    Prendi coraggio, e allontanatevi da lui, piano piano le cose si sistemeranno, e non esitare a denunciarlo se ti minaccia o vi picchia.
    Avete subito abbastanza.

  8. 8
    Paola -

    Salve io vivo con i miei genitori e sono sposata con due figli .per motivi economici non posso avere una casa e pagare un mutuo (per ora )la cosa che mi fa pensare e che io vorrei appena possibile andare via avere una nostra indipendenza ma nello stesso frattempo nn voglio…. penso ai miei figli che hanno amici qui e nn vorrei farli soffrire mio marito qui sta bene ma io a volte soffro questa convivenza

  9. 9
    rossana -

    Paola,
    il tuo disagio è comprensibile, anche se convivere con i genitori dovrebbe essere preferibile a farlo con gli suoceri.

    secondo me, la sofferenza è aggravata dal pensiero di volerne uscire senza averne i necessari mezzi economici. in tal caso, mi sembra che si possa ricadere in un loop mentale nefasto.

    ti suggerisco di aspirare solo a quanto ritieni minimamente possibile, tralasciando tutto il resto. desiderio momentaneamente irrealizzabile e incertezza nelle potenzialità future danneggiano la quotidianità più di quanto potrebbe fare una forma di sereno adattamento alle inevitabili attuali circostanze.

    mantieni vivi i tuoi progetti di autonomia, ma proiettali nel tempo, sforzandoti nel frattempo di mettere in atto tutto quello che può essere d’aiuto a realizzarli.

    un abbraccio, con auguri di Buon Anno!

  10. 10
    Yog -

    Comprensibile, vivi in una situazione da schifo. Prova con l’affitto, a conti fatti è meglio di un mutuo.

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