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Perché dovrei avere autostima?

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Salve, sono un ragazzo di 22 anni depresso (credo) stupido e senza praticamente una vita sociale. Sono uno sfigato. E sono anche, strano a dirsi vero? Brutto come la fame. Oddio, forse è un tantino esagerato, ma tra brufoli, l’essere troppo alto e troppo strano, beh.. il punto non è questo.

Mi chiedevo, ormai da diverso tempo a dire il vero, mi chiedevo se esiste un motivo per credere un poco in se stessi.

Tanto so già che nessuno mi risponderà mai, a nessuno frega un c...., ed è anche giusto così, poi se provi a fare una domanda così, e per giunta scrivi anche tanto, il minimo che puoi aspettarti è che nessuno ti risponda. Ma fa nulla, io ci provo, non ho nulla da fare tanto..

Ecco inizio col dire che io non ho autostima, questo da sempre, ultimamente sempre di più. Non ho fiducia in me, mi vedo male in tutti i sensi e non sono in grado di accettare un complimento. Mai, da nessuno. Se qualcuno lo fa (tranquilli che non lo fa nessuno) io sono fermamente convinto che lo dice solo per gentilezza o per dovere se si tratta di un amico.

Io negli anni purtroppo, accidenti a me, mi sono fatto una brutta immagine personale, al punto da considerarmi il mio peggior nemico, io mi odio abbastanza, mi schifo e mi detesto. Ma non è questo il punto, quello potrebbe anche andar bene, alla fine sono io con me, problemi tutti miei.

Il problema però è che, questo me lo ha detto una mia amica, e credo, in effetti che sia vero, io non riesco, ma nemmeno volendo a credere a qualsiasi cosa mi si dica, che sia diverso dal mio punto di vista. Per esempio, io mi vedo antipatico e noioso? (e lo sono, anche troppo, ahimè) Ecco, se qualcuno mi dice il contrario, che sono simpatico, ecco io non riesco a crederci, nemmeno per un secondo, ma per niente. Per niente. E’ un bel problema..

Non che io non voglia, ci provo anche, ovviamente dico “grazie sei gentile” e non sto a rompere le palle coi miei problemi al malcapitato che, una volta ogni, bo 2 anni quando capita, mi fa un complimento, però dentro so che non è vero, che non lo ha detto per davvero. E non riesco a farci niente.

Io la vedo più o meno così. Io adesso ho 22 anni, non ho un lavoro, ma quello è il meno. Non ho una vita sociale, non ho una ragazza (mai avuta una) ed ho pochi amici che vedo di rado, una volta a settimana se va bene, se no ogni due. Odio la mia vita, è uno schifo, sto tutto il giorno a casa, a non fare niente, non sono in grado di socializzare, di parlare, sono timido e sono introverso, e sono strano accidenti a me. Io mi detesto per essere arrivato a vivere questa vita.

Io ci provo, lo giuro, per mesi e mesi ci ho provato con tutte le mie forse a cambiare le cose. Facendomi aiutare dagli amici. Su internet, provando ad uscire da solo, provando nuove cose, chiedendo aiuto, consigli, leggendo cose a riguardo. NIENTE. Nessun risultato, mi trovo sempre qui, depresso in camera a piangere e la notte a scrivere su forum così per qualcuno che probabilmente non esiste, non gliene importa niente (ma giustamente, ci mancherebbe) e probabilmente non avrò mai una risposta.

Il mio problema ora è che, se io sono finito in questa situazione, un motivo ci sarà, o no? Forse il problema è il mondo, non io, il resto del mondo, gli altri, ed io sono “Normale”. Oppure, forse forse tanto normale non sono. Forse qualcosa di malato, non lo so di sbagliato ce l’ho. Altrimenti non sarei così. Altrimenti con tutti gli sforzi che ho fatto e che provo un po a continuare a fare, qualcosa sarebbe cambiato, o no?

Se non ho una ragazza. Se non conosco nessuna ragazza. Se nessuna mi parla, mi guarda, mi si avvicina, si fa avvicinare, se ho così tanto timore soltanto a pensarci, figuriamoci a farci qualcosa, un motivo ci sarà, o no? Se io mi vedo brutto. E qualcuno mi dice che non è vero, conoscendomi, ma allora io mi chiedo, ma il problema quale c.... è allora? Come può qualcuno dirmi che non è vero che sono brutto ma sono quantomeno “normale” se in tutta la mia dannata vita nessuno mi ha mai realmente dimostrato il contrario? Perché un conto dirlo per “farmi stare zitto” e lavarsene le mani, un conto e.. bo, provarlo, o no!?..

Se non ho amici, se quei pochi che ho mi cercano una volta ogni 2 settimane quasi per dovere e nulla più. Se ho provato ad uscire con la compagnia di un mio amico e tutto quello che ho ottenuto è indifferenza ed una volta ho sentito dire, da una ragazza “ma il tuo amico quando se ne va?” Ma un motivo ci sarà, giusto?

Non sono molto contento di questo, come si può immaginare, anzi, mi rende triste come non so cosa.

Ma come posso io, come molti mi consigliano, avere più fiducia in me, credere in me, non volermi male, provare ad essere me stesso? “Tu impara a volerti bene prima di tutto e vedrai che le cose cambiano” oppure “Dovresti criticarti di meno, non sono tutti perfetti come tu credi” Mi sento dire. Forse è vero, ma accidenti, come faccio a volermi un po’ di bene, a credere a qualcuno quando mi dice che le cose che io penso di me non sono vere se la mia vita è questa? Se la realtà dei fatti è questa? Come, che senso ha? Gli altri non saranno perfetti, ma meglio di me accidenti lo sono. Tutti. Altrimenti loro starebbero vivendo la mia vita di merda, ed io la loro. La vostra. Chi ce l’ha migliore della mia. Invece non posso. Perché? Perché sono sbagliato. In tutto.

“Sei un ragazzo come tutti gli altri, ne più ne meno” Sento dire spesso, soprattutto da sconosciuti, su internet, ma anche dai miei amici. Allora perché c.... io sono l’unico tra loro che non ha la ragazza? Che è così maledettamente insoddisfatto? Perché? Perché ho questa vita di merda da cui non riesco ad uscire con tutte le mie forze, se sono normale, come tutti?

Una mia amica, parlando di cose del genere, mi ha fatto una descrizione doveva mi diceva un sacco di cose carine, che magari, qualcosa la pensava anche. Ma io non sono riuscito, per quanto ci abbia provato, a credere ad una sola parola di ciò, non ci riesco, non posso.

La mia domanda, dopo tutto quel delirio, e chiedo scusa, davvero, a chiunque sia giunto fin qui, immagino in ben pochi, io mi chiedo, se io, provandoci con tutto me stesso. Mettendo il caso che ci riesco. Io riesca a credere un poco in me. A pensare che non dico di essere bello. Ma normale, accettabile (e non lo penso affatto). Mettiamo caso che io riesca, davvero, nel cuore a pensare di essere normale. Non noioso, non strano. A pensare di non essere la peggior merda di questo mondo. Che… che serve? A cosa mi serve? E lo chiedo perché è uno sforzo farlo, per me, anche molto pesante. Ma se riuscissi, io avessi un poco di autostima, non dico “arroganza” o “vanità” o cose simili. Ma nemmeno complessi di inferiorità così forti, a cosa servirebbe? Si, io credei, in quel caso, che è vero che sono intelligente come mi dicono spesso (e non è vanità, me lo sento dire, non ci ho mai creduto) ma mettiamo caso di crederci. Credo anche, perché è vero, che sono simpatico, normale ed anche bello. Perché, in teoria sono alto, sono magro, sono biondo, ho gli occhi azzurri, dei tratti carini. Ok, è vero. Ma se lo credo io, ma che diavolo serve se poi mi ritrovo comunque qui, in camera mia, da solo, con nessuno che mi considera. Non un amico a cui dirlo. Non una ragazza da amare, nessuna che mi guardi. Non un lavoro. Quando esco con qualcuno sarei sempre imbarazzante, strano, quello.. l’ultimo. Quello a cui nessuno parla.

Che senso ha avere “autostima” se questa non serve a niente? Non ha riscontri reali? Non serve che ce l’abbia io, autostima, serve che gli altri l’abbiano in me, altrimenti che diavolo serve?

Io adesso mi creo facebook, e tutto convinto mi metto a fare selfie e postarle su facebook, perché io sono bello, arricchendo anche le foto con poesie e citazioni, aforismi importanti di autori che nemmeno conosco. Lo faccio perché penso di essere uno che ne sa, perché se posto una frase di Oscar Wild o come si scrive, allora sono colto. E se faccio una foto con la lingua di fuori e la metto su facebook, allora penso di essere bello, e dico: “ehi, guardatemi come sono figo, ho autostima, credo in me” Ma nessuno mi si fila. Che senso ha? Che io l’abbia o meno, se non cambia niente? Se tutto il resto del mondo non lo capisco lo stesso, mi vedo così diverso, da tutti, sempre. Non migliore, forse nemmeno peggiore spesso.. diverso, sbagliato. E’ orribile.

Domani esco, e con autostima approccio qualche ragazza, in modo buono, cioè, non in modo da “farle scappare come è normale che sia” insomma… per conoscere nuove persone, dare una svolta, e lo faccio convinto di poterlo fare, convinto di non essere così cesso come mi vedo. Ma se poi i risultati sono che mi ridono in faccia perché forse forse lo sono. Se il risultato è che la gente con cui provo a socializzare non mi considera, non mi rivolgono nemmeno la parola? A cosa serve la mia tanto agognata autostima? Ad un c...., ecco a cosa.

Se vivo così un motivo ci sarà, l’autostima non vale un c...., è solo arroganza, è solo vanità. E’ da idioti. Se un bel ragazzo (o ragazza) posta una foto su facebook, un autoscatto, per far vedere quanto è figo, perché ha autostima e perché no anche vanità. Se questo riceve mi piace, la gente lo vede e piace. Se questo ha la ragazza. Ha gli amici. E’ un conto. Fa bene, lo farei anche io.

Ma a cosa serve avere autostima, credersi belli, e crederlo davvero, se in realtà non lo si è, e la realtà dei fatti è che non lo sei, perché se lo fossi non saresti così fottutamente solo come un cane.

Ed i compimenti, “no ma tu sei normale”. Si, come faccio a crederci? Come, come faccio? Se fossi normale non sarei qui a scrivere questa roba, accidenti.

La domanda, mi dimentico sempre: qualcuno ha dei buoni motivi per averne, di autostima? Che rispondano a quello che ho scritto, che abbiamo una logica. Un minino e soprattutto che servano a qualcosa. Voglio dire nel pratico. Che mi cambino un poco la vita, certo col mio impegno, ma quello già c’è, ed è questo che mi turba, ci sto già provando, con scarsi risultati. Vorrei tanto, giuro, poter cambiare idea, riuscire a pensarla diversamente, mi piacerebbe molto. Se qualcuno ha dei motivi da darmi, io ascolto, se mi sembrano buoni sono ben lieto di cambiare idea. Ma dubito esistano. Lo dubito seriamente..

Buona giornata, ringrazio chiunque abbia letto tutto.

Lettera pubblicata il 9 Maggio 2014. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 17 commenti

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  1. 1
    kiky9326 -

    Ciao, questa è una fase che ho passato anche io per vari anni. Quando finalmente ho visto un ragazzo interessarsi a me, è stato meraviglioso. Quando poi ho capito che era tutta una finta, una presa in giro era tardi e mi porto addosso le conseguenze ancora adesso, a distanza di anni. Poi mia sorella incontra un ragazzo ed uno sembra interessarsi a me, io non volevo più nessuno, ma provo a non scappare subito. Fortunatamente scopro subito che è una fregatura ma intanto ho litigato con la mi ex “migliore amica” (da tre anni) perché lei era invidiosa che un ragazzo si sia interessato ad una come me (allora ero moooooolto in carne)e lei invece niente. Allora lì inizia il periodo più nero della mia vita. Mi vedevo brutta, stupida (a scuola non andava per tutta la situazione), tutte le oche della mia classe a fianco della mia “amica”. E io, dopo anni passati ad ascoltarla, a rincuorarla, a sostenerla, a spendere qualche soldo di più di tasca mia (lei diceva di non avere una bella situazione economica)ad aiutarla in tutti i modi possibili, senza mai sparlarle dietro e dandole i consigli più sinceri, mi ritrovo SOLA, con lei che sfoggia a tutti la foto del suo pc da 1500 euro. Mi davo la colpa, evitavo tutti, mi sentivo un po’ uno schifo. Poi dopo parlando con una prof. fantastica che mi ha vista cambiata ho iniziato a vedere le cose sotto una luce diversa. Io non avevo fatto niente di male, certo poteva fraintendere ma una vera amica, dopo che le hai spiegato come sono realmente le cose, ci fa una risata su e pace. Credo l’anno successivo o comunque poco dopo un ragazzo piano piano riesce a farmi fidare di lui e a distanza di 2 anni mi sento rinata. Io so di non essere né bella né brutta, se mi guardi mi dimentichi abbastanza alla svelta. Ma per lui sono una angelina jolie e lo dice con la bocca ma anche con gli occhi. Io sto facendo progressi, ma ci è voluto un sacco di lavoro e ce ne vorrà ancora. Per esempio adesso ho due amiche, da quasi un anno, che mi invitano a casa loro, che ridono appena apro bocca e che sono spontanee. Quando chiedo loro se sono pesante, mi guardano come se fossi un’aliena. Tu dovresti fare così (lo so che non è facile, intendiamoci): prendi quello che hai passato e lo butti. Tutte le cose schifose che pensi su di te e le butti. Poi chiami i tuoi amici e ci esci, senza pensare “oddio a quella farò schifo”, “sono uno sfigato” o “faccio schifo”. Ripetilo a te stesso fino a che non ci credi che sei una bella persona.Ridi che…

  2. 2
    cam -

    Mamma mia, io ho 23 anni, ti posso solo dire che anche io (come tutti) ho attraversato dei momenti neri come quello che stai vivendo tu. Purtroppo anche io ho incontrato persone poco carine e, in seguito alla rottura con il mio ex, ho capito che le vere amicizie sono poche e diverse da quelle che ho sempre pensato esserlo.
    Ti capisco su certe cose che scrivi, ma tu sei veramente eccessivo. Ricordati che tu sei quello che pensi. Se hai un’opinione di te che vale 0 tu sarai 0. E, lo stesso, se ti approcci con qualcuno pensando che questo se ne fregherà di te perché tu sei brutto, sfigato e poco interessante lui lo penserà di te, come una profezia che si auto adempie. E questo perché, considerando te stesso per es. poco attraente, troverai con facilità riscontro alla tua propria convinzione, sviluppando scarse relazioni sociali e un atteggiamento dimesso ed evitante. Non parlo di cose prive di senso: la profezia che si auto adempie è un fenomeno studiato nella psicologia sociale e consiste nel fatto che una convinzione circa se stessi, una persona o un evento tende a realizzarsi nella realtà percepita da chi la ha maturata. Essa è una delle leve principali, responsabili dell’origine e nel mantenimento della gran parte dei problemi psicologici individuali e di coppia. Chi soffre di ansia o panico vive costantemente precognizioni (che poi si auto-determinano) di inadeguatezza destinate a sfociare nel sintomo vero e proprio. I pazienti diagnosticati come depressi si abituano a filtrare la realtà mediante aspettative rigidamente negative, di cui verificano tristemente l’inesorabile realizzazione. E la forza suggestiva delle profezie negative è tale che, anche di fronte a un clamoroso miglioramento della propria condizione, la persona interessata continui a pensare che si tratti solo di una breve parentesi di benessere e miglioramento, prima che accada l’inesorabile.
    Questo non per tediarti con una lezioncina di psicologia, anche perché l’ho solo studiata alle superiori e mi interesso di essa solo perché mi piace, ma a dimostrazione di quanto sia importante lo stile di pensiero sulla costruzione delle realtà “sane” a discapito di quelle “patologiche”. Un modo più semplice e terra terra per spiegarlo sarebbe “sorridi al mondo e questo ti sorriderà”. Il mio coach mi dice sempre di non parlare in termini negativi.
    Non voglio dire che basti questo, nel tuo caso consiglio di parlare con uno specialista. Un abbraccio

  3. 3
    Clara -

    Ciao Ahsk1,

    sono Clara, ho 30 anni, abito a Milano e sono disabile.

    Un tuo coetaneo l’altro giorno, su Lettere al Direttore, mi ha detto che, visto che ero cosi grande, non se la sentiva di avviare una corrispondenza con me.

    Io “provo” anche con te e ti do il mio indirizzo: claraxx83@hotmail.com.

    Non so di dove tu sia, ma sto cercando amicizie di persone non disabili (la mia è solo una disabilità fisica, sono in carrozzina ma la testa è a posto) anche per parlare di cose che non riguardino solo questo argomento.

    Se ti va di scrivermi, mi farebbe piacere!

    Ciao

    Clara

  4. 4
    MyStory -

    “Credi in te stesso. Il tempo aggiusta le cose. Esci, vai in palestra. Sii te stesso. Conosci gente, fai cose.”
    Questo è il concetto del 99% dei discorsi che ti sono stati fatti e che ti saranno altresì fatti.
    Tutti nobilissimi consigli sia chiaro, ma che nella pratica trovano poco riscontro.
    E’ un po’ come dire “abbi fede”, aspetta che caschi qualcosa dal cielo.
    Ovviamente sarebbe un’attesa inutile e sembri abbastanza intelligente da saperlo.
    Non ho una soluzione al tuo problema perchè queste cose così profonde e intime del nostro animo richiedono tempo e una continua autocritica. Tutte cose che tu hai già messo in atto. Ti stai già mettendo in discussione ma, forse, le modalità sono sbagliate.

    Io ho 25 anni e preferisco parlarti da ragazzo che nella tua situazione ci ha vissuto da piccolino fino a qualche anno fa, e per di più straniero con un italiano decisamente discutibile.
    Ti parlo come se fossimo amici, confidenti.

    Da piccolo e per il resto della mia adolescenza sono stato paffutello, bruttino, decisamente asociale e con pochi interessi. I problemi economici e familiari hanno contribuito a sommergermi nell’abisso e nella solitudine.
    Avanti veloce, mi sono ritrovato nell’età dello sballo, della trasgressione, delle ragazze e delle follie…a casa, solo.

    Con tanto di persone intorno col dito puntato “perchè non esci? perchè non vai in discoteca come fan tutti? trovati degli amici”

    Adesso sorrido ma mi rendo conto di come tutto ciò fosse tremendo. Sentirsi a dir poco inetti. Perciò credimi se ti dico che capisco il tuo disagio e dolore.
    E fa ancora più male quando si è certi nel profondo di essere un passo più avanti alle persone del sopracitato “come fan tutti”.

    Non ti racconto ogni singolo sentimento/momento/notte passati, hai già scritto tutto.

    Poi un bel giorno ho realizzato che non devo puntare a nessuno. Che finchè avrei voluto puntare a qualcosa che non mi appartiene non sarei andato da nessuna parte. Nella solitudine mi sono conosciuto come poche persone penso conoscano sè stesse, ho coltivato miei interessi, ho studiato tantissimo. Ho migliorato il mio italiano. Studiato inglese, francese, informatica, psicologia e altro. E, per chiarezza, nel mentre non è che avessi trovato la felicità o che mi sentissi in pace, anzi. Ma andavo avanti.

    Ora ho una carriera, lavori successi lavorativi, una ragazza bellissima e intelligente e pochi, ma buonissimi, amici.
    Ci ho messo quasi 10 anni.

    Non cambiarti, migliorati.

  5. 5
    Angelo 9 -

    Non e’ vero che a nessuno frega niente di te. Qualcuno ti sta rispondendo, anche se non ci conosciamo. Tutto quello che hai scritto ha senso, ma devi considerare che alla tua eta’ e’ troppo presto per gettare la spugna. Non ho ricette da darti. Posso solo dirti che non somiglio per niente a Raoul Bova, sono piu’ basso di te e a 28 anni credevo che sarei rimasto solo e triste per tutta la vita. Poi qualcosa e’ cambiato, anzi e’ cambiato tutto. Tu dici che l’autostima puo’ essere arroganza e secondo me hai ragione. Ma perche’ non usare un po’ di sano egoismo e cercare di essere per una volta audaci? Lo sai che ho fatto io? Mi sono creato una situazione nella mia testa, come tante che avevo sognato, e mi sono detto: Basta di sognare, mettero’ in pratica questa situazione e sono sicuro di poter riuscire……e sono riuscito, la’ dove avevo sempre pensato potessero riuscire soltanto i Raoul Bova……Un saluto sincero.

  6. 6
    ANONIMO -

    L’argomento e’ piu’ complesso di quanto si creda,ma comunque in serata o al massimo domani affronteremo un po’ la tua situazione e ti faro’ capire quali sono i tuoi errori..concludo dicendoti che la tua debolezza e’ il tuo nemico..
    Cordiali saluti ci sentiremo sicuramente come posso per chiarire un po’ certi punti.
    ANONIMO

  7. 7
    Clara -

    Ciao My story,

    non voglio dirti niente di particolare, solo: complimenti per come scrivi in italiano. Se come dicevi sei straniero e avevi un italiano discutibile… direi che hai recuperato alla grande! Ci sono tanti italiani che non sanno scrivere come te!

    Bravo davvero!

    Per Ahsk1: autostima non è “narcisismo”… Autostima è credere nelle proprie capacità, non fare foto e selfie da postare sui social network. Non è dirsi “sono figo” e basta, ma dirsi “credo in quello che so fare” o “ho raggiunto l’obiettivo che mi ero prefissato impegnandomi al meglio delle mie possibilità”.

    Anzi… ho letto che, chi posta foto in continuazione (non quelle magari di una serata in compagnia di amici), ha un’autostima piuttosto bassa e ha bisogno di postare per sentire che esiste…

    Ciao

    Clara

  8. 8
    Ahsk1 -

    Vi ringrazio, dal cuore di tutte le vostre risposte. Ringrazio ognuno di voi per aver condiviso con me il vostro pensiero. Che ci crediate o meno, grazie a questi, oggi per lo meno, sono riuscito a stare bene, a togliermi il peso dal cuore, che sento ormai da mesi. Spero che duri il più possibile. Grazie a chi mi ha raccontato la propria storia, grazie a chi mi ha provato a confortare, grazie a chi mi ha portato consiglio, grazie a chiunque ci abbia provato, grazie anche solo a chi abbia letto quella noia mortale ch’io ho scritto. Grazie 🙂

    kiki mi dispiace, mi ha intristito la tua storia, mi spiace per te, anche se no hai finito la storia, per colpa della lunghezza del commento, mi piacerebbe te ne accorgessi e rimediassi, se vuoi 🙂

    cam grazie anche a te di cuore. Proverò a non pensare negativo, ci proverò davvero. E non mi hai annoiato coi tuoi discorsi psicologici. Anzi a me piacciono molto 🙂 Ed una mia amica me ne aveva parlato, sai? Esattamente della stessa cosa. Sarà un caso? Sarà mica vero? Chissà, magari si 🙂 Grazie, sei stata gentilissima.

    clara, a te rispondo in privato, che è meglio 🙂

    Mystory la tua storia mi ha colpito davvero tanto. Anche io sono straniero ed ho dovuto imparare tutto, piano piano. Forse ho avuto un poco più facilità di te, nel senso che ho iniziato da piccolo, 7 anni, ma un po’ so, cosa si prova. La tua storia dovrebbe trasparire speranza, lo capisco, ma sinceramente parlando, e non è volontario, credimi. Provo solo invidia nei tuoi confronti, adesso. Perché adesso tu sei.. felice, se ho capito bene. Comunque è solo un’invidia ceca non voluta, davvero. Ed il fatto che tu ci abbia messo così tanti anni mi abbatte in un modo che tu non immagini. Spero non capiti a me. 10 anni io non li sopporterei, 10 anni sono troppi per me, non ce la farei, spero in una cosa veloce, altrimenti, beh, altrimenti so che non ci resisto. Ma la tua storia è bellissima. Nel senso che sei uno forte. Ti ammiro ed anche invidio. Per esserci riuscito, grazie di averlo condiviso con me 🙂

    Angelo, sono contento che tu mi capisca. E ne sono sicuro che sia così. E’ vero, qualcuno se ne frega, mi dispiace solo che non si tratti di qualcuno che mi conosce. Che non sia mai qualcuno che mi conosce, un mio amico, qualcuno che a me, in teoria almeno, dovrebbe tenerci, a dirmi queste cose. Pazienza, grazie a te, del tuo tempo, del tuo racconto, grazie 🙂

    Anonimo, aspetto una tua risposta allora 🙂

    E Clara, ringrazio anche te, per…

  9. 9
    Clara -

    Ciao!

    Ok… io aspetto fiduciosa!!! :P! Anche se ho paura di un “giudizio” negativo da parte tua…

    Clara

  10. 10
    Giorgia -

    Ciao Ahsk1,sarai brutto e antipatico come tu ti descrivi ,ma leggendoti ho percepito che hai una dote particolare,sai scrivere in modo coinvolgente e possiedi una dolce ricchezza d’animo che neanche sai di avere.Sappi che e’ una cosa rara.Io punterei su quella e farei del volontariato per regalare un sorriso a chi vive nella sofferenza.Auguri.

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