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Aspirante suicida

Sono un aspirante suicida…

Voglio subito chiarire che non scrivo né per esibizionismo, né per voglia di essere compatito.
Voglio solo raccontare la mia storia, essere ascoltato (cosa rara oggi) e magari sapere ciò che pensate.

La mail che potete usare per contattarmi è lastwish85@gmail.com, usatela se volete raccontarmi direttamente la vostra esperienza o le vostre opinioni direttamente.

Come dicevo, sono un aspirante suicida, e solo ultimamente sto prendendo in considerazione l’eventualità di farla finita sul serio.

E’ già da qualche mese che ci sto pensando seriamente, e ultimamente non riesco più a concentrarmi completamente sullo studio e a passare gli esami…

Per ora ho fatto qualche tentativo, ma non ce l’ho fatta, l’istinto di sopravvivenza e la paura del dolore mi hanno sempre bloccato…

I veri motivi che mi hanno spinto e mi spingono a farlo, sono principalmente la solitudine, l’indifferenza delle persone e l’incapacità di trovare un senso a questo mondo schifoso, pieno di ignoranza, guerre e violenza.

Se Dio esiste, mi sa che è un sadico, perchè altrimenti non si spiega perché abbia creato tutta questa sofferenza…

Ora vi racconto un po’ di me…

La mia infanzia è stata un po’ travagliata. Mi è mancato l’affetto materno e in famiglia c’è stato il rischio di una separazione. Ho sofferto molto anche per tutta una serie di problemi che non stò qui a raccontare e ho sempre avuto dei complessi nei confronti delle altre ragazze (penso a causa della mancanza di affetto da parte di mia madre, ma non ne sono sicuro…)

Sono stato tuttavia fidanzato per circa 3 mesi, ho preso una cotta per una ragazza. Lei diceva di amarmi e che non mi avrebbe mai lasciato…

Poi però alla fine mi lasciò lei, così di punto in bianco. I motivi non me li ha mai detti, mi disse che il motivo era per il fatto che lei era più grande di me di circa 10 anni e aveva paura che la lasciavo con l’avanzare dell’età. Penso però che la verità sia che con me voleva solo un’avventura, e che già teneva in conto di illudermi per poi lasciarmi…

Sono stato malissimo, e da allora non ho più fiducia in nessuno (sono passati circa 6 anni da allora…), soprattutto nei sentimenti in generale e nell’amore in particolare.

Ovviamente nessuno sa come mi sento. Gli altri (genitori compresi) mi vedono come una persona forte e indistruttibile. Neanche immaginano ciò che ho intenzione di fare.

Se non ne parlo con i miei è perché non voglio dare loro un dispiacere, voglio che siano felici di avere un figlio forte come un macigno e senza mai tentennamenti… mentre per quanto riguarda gli altri, non dico niente perché, come ho detto, non riesco più a fidarmi degli altri…

Il modo in cui ora vedo la vita è estremamente negativo, penso che lo descriva bene il testo che ho trovato su un sito internet di psicologia:

“Taluni ad in certo punto della loro vita non riescono più a trovare un senso alla propria esistenza, non provano più desiderio od emozione per niente. Hanno una vita normale o addirittura soddisfacente, ma è solo apparenza, dietro c’è una profonda insoddisfazione. Queste persone non credono più in niente e in nessuno: si sentono ciniche, disincantate, senza più sogni, soprattutto non provano più amore. Non c’è una grave depressione dietro questo ma uno stato di latente malessere, che nasconde uno stato depressivo diffuso e non conclamato. Ma, mentre nella depressione classica rimane un anelito di protesta e di ribellione verso la propria situazione, in questo caso l’ aridità della propria esistenza viene accettata come l’emblema della condizione umana. La persona in questo stato non soffre più, perchè non si lascia più coinvolgere in niente, non si sente più delusa, perché non spera più niente.”

Non sono d’accordo con l’ultima frase…
Infatti io soffro (e Dio solo sa quanto…) proprio perché non mi lascio più coinvolgere, e perché non spero più in niente. Per il resto comunque è abbastanza calzante e esprime bene ciò che provo e perché voglio farla finita…

Grazie per avermi ascoltato…

Lettera pubblicata il 31 Marzo 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 58 commenti

Pagine: 1 2 3 6

  1. 1
    cosmos -

    non fare sciocchezze………….sei giovane, inizia a vivere , non pensare piu alla tua ex …sono passati 6 anni…..e poi al mondo ci sono 3 miliardi di donne …di tutti i colori e di tutte le razze..
    fatti un giro negli ospedali …e cosi vedrai la vera sofferenza..e non immagini nemmeno quanto pagherebbero ..loro a stare bene ..
    poi ricorda che ogniuno di noi e’ venuto sulla terra per scrivere la storia..impegnati sino in fondo .

  2. 2
    Pam -

    Caro lastwish, penso che il dolore che provi sia enorme e straziante e davvero nessuno lo potrà capire finchè non sarai tu stesso a fare pace con la tua storia di mancanze e delusioni. Purtroppo certi la mancanza d’amore dei nostri genitori può renderci vulnerabili, ma puoi provare a pensare che tu non sei più quel bambino. Tu sei grande e puoi dare un senso alla tua vita e certo non è il suicidio a darlo. Lo so, le persone tante volte deludono e ci fanno sentire inutili.Ma tu non sei inutile a te stesso!Nel momento in cui riuscirai ad abbandonare il dolore che provi ci sarà spazio per altro.Finchè hai respiro c’è una possibilità per te!Non devi sperare che tutto passi! Devi lottare per aggiustare cosa c’è di rotto nel tuo cuore!
    Rispondi se vuoi ( kipam@libero.it )

  3. 3
    Karina -

    Caro,
    prova a pensare a cosa proveranno i tuoi quando ti vedranno spiaccicato al suolo, col tuo sangue ovunque ed i tuoi occhi schizzati fuori dalle orbite.
    Pensa all’orrore che provocherà il tonfo che farà il tuo corpo quando raggiungerà il suolo, o allo sgomento di chi ti troverà per primo appeso o tagliato nella vasca.
    Tu sarai brutto, bruttissimo, mostruoso in tutte queste situazioni e le tue espressioni di morte tormenteranno per sempre le notti di tutti quelli che ti hanno voluto bene.
    Ricordati che tu rovinerai la vita ad altre persone, comunque.
    E’ questo che vuoi?
    Non essere egoista. E non fare il vigliacco.
    Ti abbraccio

  4. 4
    google -

    Vivi la vita
    La vita è un’opportunità, coglila.
    La vita è bellezza, ammirala.
    La vita è beatitudine, assaporala.
    La vita è un sogno, fanne una realtà.
    La vita è una sfida, affrontala.
    La vita è un dovere, compilo.
    La vita è un gioco, giocalo.
    La vita è preziosa, abbine cura.
    La vita è una ricchezza, conservala.
    La vita è amore, godine.
    La vita è un mistero, scoprilo.
    La vita è promessa, adempila.
    La vita è tristezza, superala.
    La vita è un inno, cantalo.
    La vita è una lotta, accettala.
    La vita è un’avventura, rischiala.
    La vita è felicità, meritala.
    La vita è la vita, difendila.
    Madre Teresa di Calcutta

  5. 5
    google -

    Il meglio di te

    L’uomo è irragionevole,
    illogico, egocentrico:
    non importa, amalo.
    Se fai il bene,
    diranno che lo fai
    per secondi fini
    egoistici:
    non importa, fa il bene.
    Se realizzi i tuoi
    obiettivi,
    incontrerai chi ti
    ostacola:
    non importa, realizzali.
    Il bene che fai forse
    domani verrà
    dimenticato:
    non importa, fa il bene.
    L’onestà e la sincerità
    ti rendono vulnerabile:
    non importa, sii onesto e sincero.
    Quello che hai
    costruito
    può essere distrutto:
    non importa,
    costruisci.
    La gente che hai
    aiutato,
    forse non te ne sarà grata:
    non importa, aiutala.
    Da’ al mondo il
    meglio di te,
    e forse sarai preso a pedate:
    non importa, da’ il meglio di te.

    Madre Teresa di Calcutta

  6. 6
    spalletta -

    ciao lastwish85, dice molto bene cosmos, sei giovane hai tutta la vita davanti e di donne ne avrai sicuramente quante ne vorrai. Lascia stare i tuoi propositi e pensa alla vita che è bellissima. Hai avuto un infanzia difficile ma devi avere la forza di andare avanti perchè sicuramente dopo momenti brutti verranno momenti belli. Poco ma sicuro quindi forza e comincia a sorridere…

  7. 7
    Trapianti di organi vivi -

    A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, I, 54

    Chi è oppresso dal peso della vita, chi vorrebbe e afferma la vita, ma ne aborre i tormenti, e soprattutto non riesce a tollerare piú a lungo il duro destino, che proprio a lui è capitato: questi non deve sperare una liberazione dalla morte, e non può salvarsi col suicidio; solo con un falso miraggio lo attrae l’oscuro, freddo Orco, come porto di quiete. La terra si volge dal giorno verso la notte; l’individuo muore; ma il sole arde senza interruzione in eterno meriggio. Alla volontà di vivere è assicurata la vita: la forma della vita è un presente senza fine; non importa che nascano e periscano nel tempo gli individui, fenomeni dell’idea, simili a sogni fugaci. Il suicidio ci appare già da questo come un’azione inutile e quindi stolta: quando saremo proceduti piú oltre nella nostra indagine, ci si presenterà in una luce ancor piú sfavorevole

  8. 8
    celeste -

    perché non sfrutti la tua sensibilità iscrivendòti a qualche associazione di volontariato?prima di tutto ti farai un sacco di amici e soprattutto aiuterai chi soffre e tu al contrario guarirài. Guardati intorno, ti vedrei bene in un associazione tipo quelli che accompagnano disabili: tanti giovani come te che magari stanno su una sedia a rotelle,ma hanno voglia di vivere e parlare con te. Ormai sei grande, il passato è passato, proiettati nel futuro e non pensare che tua madre non ti abbia amato. Le persone spesso nascondono i loro sentimenti per una sorta di pudore o per stanchezza, ebbene tu non devi imitarla. Se hai ancora la mamma abbracciala a sorpresa e dopo guardala negli occhi: vedrai un lucichio di amore e commozione per te. Ciao

  9. 9
    minurta -

    Questi incoraggiamenti a vedere la vita come ‘bellissima’ e a ‘reagire’ mi sembrano inutili e fuori luogo.
    La tua è una condizione comune a molti individui sensibili e solitari. Al mondo non possono esistere solo i felici e i trastulloni.
    Leggiti Cioran.

  10. 10
    BattitodiMani -

    ciao caro,
    ti parlo da genitore,padre di due bambini piccoli.
    Tu non puoi forse riuscir ad immaginare il dolore che provo a vederli soffrire,magari quando stanno male,per una banale (manco tanto) febbre alta,quando si fanno male,quando li vedo soffrire in qualsiasi altro modo.MI SENTO MORIRE DENTRO.Immagina a quale livello può arrivare la sofferenza di un genitore,anche se credi non gliene importi nulla.Credimi,non fare sciocchezze,pensa pure a chi è e come sarà dopo che avrai fatto ciò.Non ti rimarrà nulla…a te…il peggio è per chi muore dice mio nonno.Con questo ti lascio con l’inizio della canzone del grande Roy Paci :
    Viva la vida passa como in una grande fiesta.. alè!
    viva la vida… c’est la vie!!
    Un abbraccio da un papà come tanti.

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