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Ansia e panico

di

Salve sono una ragazza di 28 anni la mia vita fino a qualche anno fa è stata una vita stupenda piena di emozioni vissuta intensamente. Tante bellissime esperienze. Viaggi trasferimenti una ragazza solare travolgente e in gamba in qualsiasi lavoro. Forte e senza paure. Tutto per me era semplice e qualsiasi obbiettivo mi ponevo lo portavo a termine. Finché nella mia vita ho incontrato un ragazzo, ho vissuto una storia a distanza per qualche anno poi presa da quell’emozione e dalle sue promesse decido di lasciare la mia terra e partire da lui da subito ho trovato un ottimo lavoro. Ma l’uomo che si era dipinto non esisteva era un manipolatore narcisista e sadico. Una persona con grossi problemi psichiatrici e di dipendenza. Ho subito violenze fisiche o meglio vere e proprie torture violenze psicologiche che mi hanno distrutta e resa sempre più debole. Lontana e sola l’unica cosa che avevo era il mio lavoro. Decido dopo un anno di lasciarlo e tornare a casa dalla mia famiglia, distrutta e piena di attacchi di panico seguita da un psicoterapeuta da tanto tempo. Ormai sono passati due anni ma la mia vita è totalmente cambiata non riesco a viaggiare, ad allontanarmi dal mio posto sicuro la mia casa. Sono terrorizzata nonostante gli anni in cui lui non c’è più… ho un nuovo ragazzo ma non riesco neanche a viaggiare fuori con lui e con nessuno… dentro sono quella ragazza con la valigia sempre in mano ma ho una gabbia dorata da cui non riesco ad uscire… e non so più che fare per tornare serena. Soffro ogni giorno e sto cercando di ricomporre i pezzi della mia anima ma non so più cosa fare. Ho una vita davanti non so come fare.

Lettera pubblicata il 15 Maggio 2014. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    angel -

    ho letto con attenzione la tua storia e credo ci sia poco da dire, mi dispiace molto per ciò che hai dovuto passare…dalle tue parole emerge ancora una forza di cui probabilmente non sei del tutto consapevole. due anni non sono pochi ma evidentemente non sono sufficienti x elaborare dentro di te un ‘ esperienza così forte e traumatica. devi avere tanta pazienza e anche determinazione, non puoi darla vinta a quell’uomo, la Monica che è in te, quella vera, dinamica e forte può risorgere dalle ceneri proprio cone l’araba fenice! fatti forza anche grazie alle persone che hai vicino e che ti amano, non chiuderti in te stessa! un abbraccio

  2. 2
    roxanna -

    Dalle tue parole si evince una donna forte e piena di consapevolezzè. Pensa che la tua vita sta andando comunque avanti, hai un nuovo amore adesso…e dovresti ritenerti fortunata. Devi solo dare più tempo a te stessa per elaborare il tuo passato… che appunto è passato!

  3. 3
    la verità fa male -

    Ciao Mony, avere a che fare con un manipolatore narcisista è devastante. Tuttavia si deve essere ottimisti, positivi e fare un percorso. Tu lo stai già facendo. Sei ancora molto in gamba. Credo solo che ora l’ansia ti venga soprattutto dal desiderare, al più presto, di tornare quella che eri. Invece dovresti, secondo me, diminuire questa pretesa. Ti suggerirei di iniziare a praticare Yoga. Sono certa che, con il tempo, ti riprenderai completamente. Ma non pretendere ora, subito, di tornare come prima. Cambia un momento percorso, fai cose più consone al momento. Prima eri con la valigia, ora magari può essere bellissimo stare più calma, fare cose che ti diano una gradevole sensazione di calma. Se per ora desideri stare a casa, protetta, serena, fai questo, senza nessunissimo senso di colpa, che può essere causa di inneschi di panico e ansia (perché ti giudichi: imponendoti di fare cose che non ti senti di fare).
    Auguri, coraggio.

  4. 4
    marikoska -

    pure io sono stata con uno che mi picchiava, poi mi sono messa in gabbia pure io, sono passati 5 anni e non ci sono ancora uscita. Sono più grande di te,ora,34.
    Ma sai una cosa? non avevo mai ricondotto la gabbia che mi sono creata alla violenza subita.. Avevo fatto altri collegamenti invece ( grazie anche a terapisti), come il collegare la violenza psicologica vissuta in famiglia con la “scelta” di un uomo violento. la gabbia la collego al fatto che i miei mi hanno sempre creato dei problemi per uscire fin da piccola, quindi è come se io ricostruissi la figura genitoriale rinchiudendomi a casa, come se sentissi questa cosa ” familiare”..è appunto la paura di non farcela ad essere adulta che mi fa attaccare ai miei anche intesi simbolicamente con lo stare sempre in casa. Cissà se ci trovi delle similitudini che ti fanno ragionare..kiss

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