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Un amore vero può finire o si può salvare?

di

Cosa devo fare? Come mi devo comportare? Come potere rimediare? …. Mi manca …. e queste sono le domande che mi turbano.
Cercherò di spiegare la mia storia in modo più obbiettivo possibile, per potere avere un confronto più realistico possibile.
Ho 35 anni, lei 27 ( ex tossicodipendente alla cocaina ) , ci siamo conosciuti 3 anni, io ero confuso da una vecchia storia e mantenevo un contatto via sms per i 5 primi mesi del rapporto con la mia ragazza. Lei si era innamorata e trovò un giorno i messaggi nel mio cellulare, dopo avere avuto dei dubbi del mio non coinvolgimento totale nel rapporto. Di li scoppiò una lite e se ne andò, proprio al momento che stavo facendo chiarezza su me stesso e cosa volevo ( LEI ) .
Tornai a cercarla e le detti le chiave di casa mia, dicendole che avevo chiuso con il passato e che volevo iniziare un futuro con lei. Da li iniziò la passione, fine settimana bellissimi, ma mi venivano dei dubbi, a volte era giù di morale, ansiosa, blocchi emotivi, non capivo, le chiesi se aveva ricominciato a drogarsi e lei negò, continuai a darle fiducia.
Il tempo passò e dopo 8 mesi in agosto si andò in ferie, dopo la settimana di ferie lei mi disse che non sapeva più se voleva ancora continuare il rapporto perché aveva attacchi d’ansia, non capivo più niente, poi dopo una settimana tornò dicendomi che aveva paura di perdermi perché era innamoratissima e che le faceva paura di soffrire se la nostra storia non andasse nel verso giusto, la rassicurai e si continuò ad andare avanti, però i miei dubbi sul fatto che era ricascata dentro la droga aumentavano …. ma nel dubbio stavo zitto.
Un mese dopo, fine settembre, ha avuto un incidente stradale dove c’è stato un ferito, le hanno fatto le analisi del sangue ed era rimasta positiva alla cocaina.
Quella sera ero arrivato sul luogo dell’incidente e l’accompagnai all’ospedale, dopo le analisi, i carabinieri l’hanno chiamata e ritirato la patente, in quel momento mi sentii crollare il mondo, aveva rovinato la fiducia che avevo in lei, mi aveva mentito per 9 mesi. Il riflesso era di andare via, ma i suoi genitori mi hanno invitato ad andare a casa loro e a parlarne al tavolino.
Da quella sera, ho deciso di rimanere con lei a una condizione, che lei seguisse un programma di sostegno e controllo, e lo fece, esamini delle urine 3 volte a settimana, sostegno psicologico, il tutto per un anno o poco più . Mano a mano vedendo i progressi e il miglioramento dei sui stati emozionali, avevo ridato la mia fiducia e ero arrivato a innamorarmi veramente, l’amavo.
Dopo 1 anno e 9 mesi le chiesi di sposarmi, lei felice accettò, venne a vivere da me con la consapevolezza delle difficoltà da affrontare, cioè il suo lavoro che rimaneva a 110 km di casa e lei facendo un lavoro a turni che sarebbe stato difficile fisicamente.
Dopo qualche mese di convivenza la vidi giù di morale, le ritornava l’ansia, e io non mi sentivo più capace di sostenerla, le disse di andare da una psicologa, perché essendo emotivamente coinvolto, a volte mi feriva non volendo e io non volevo poi entrare in difesa e rischiare di ferirla. Accettò e ci andò, ci andò 1 mese e mezzo, non capi più nulla, smise e mi disse adesso sono forte, io non ho problemi, io sono splendida, … Sembrava avere preso una fiducia in sé mai vista. Ma io avendo un impresa che mi portava a fare tante ore di lavoro, ero poco presente in casa, mi fidai del suo stato, e andai avanti, ma il rapporto l’ultimo anno si sgretolò piano piano, litigi su litigi per piccole cose del quotidiano, io non capii ….
Questi ultimi 6 mesi sono in crisi per via del lavoro (disoccupato ) , sono un po’ depresso , non vedendo sbocchi professionali, 6 mesi in casa, e lei che si lamentava, e non capivo perché.
Lei mi diceva che non si sentiva amata, non si sentiva capita, compresa, si sentiva sola, si sentiva trascurata, si sentiva incapace, si sentiva sbagliata, e io mi sentivo in colpa di non renderla felice e che lei non capiva me.
Lei cercava di darmi tutto l’amore possibile, mi cercava, e io la respingevo, alla fine mi ero isolato davanti al computer, e lei nell’altra stanza davanti la TV per giorni e le ultime settimane.
Fino al giorno che si lamentò di avere avuto un attacco di panico tornando dal lavoro. E sembrò turbata, nel frattempo ha avuto una promozione professionale dove ha avuto più responsabilità. Tornava la sera e studiava, gestiva casa, faceva tutti questi km, ed io mi deprimevo per il lavoro, perché non la rendevo felice.
Fino ad 1 mese fa, lei tornò dal lavoro, silenziosa, ad un certo punto mi disse, senti … “ ho avuto ancora un attacco di panico quando tornavo, qui mi sento sola, non mi piace più stare qui, non provo più sentimenti, vado via e non torno indietro …. Tu non hai colpe, sono io “.
Io ho provato a cercarla ma mi dice che non mi ama più, che non mi vuole più vedere e né sentire, che lei ha azzerato tutto e girato pagina.
Io mi rendo conto quanto lei era importante per me oggi, non per la quotidianità, ma perché mi manca lei, il suo odore, la sua pelle che ho respinto, il suo sorriso, mi manca Lei con i suoi pregi e difettini.
Cosa devo fare? Come mi devo comportare? Come potere rimediare? …. Mi manca …. E queste sono le domande che mi turbano.

Elio

Lettera pubblicata il 27 Marzo 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    piccolastella10 -

    Ho letto attentamente la tua lettera e devo dire che la tua storia mi ha colpito perchè mi sembra che sia la trama di un amore autentico. Il problema è che si finisce sempre per lasciarsi travolgere da dubbi, da situazioni negative circostanziali, malumori che ci allontanano dai doni che la vita ci ha concesso.
    Sei stato molto coraggioso ad intrapendere una relazione con una persona che aveva avuto un problema che spesso diventa cronico e probabilmente l’hai fatto perchè hai seguito il cuore. Lei si è affidata a te sicuramente per lo stesso motivo.
    Purtroppo sei stato incauto a sottovalutare che dietro la frase ‘io adesso sto bene’ c’era un grido d’aiuto. Una persona che ha un certo vissuto, anche quando sta bene, purtroppo, deve stare attenta in quanto il pericolo è dietro l’angolo e in questa incessante lotta ha bisogno del sostegno delle persone che la amano e anche una disattenzione, un gesto mancato possono innescare meccanismi involutivi( in particolare quando si vive intenso stress fisico ed emotivo). Io mi auguro, comunque, che nonostante tutto questo tu riesca a riconquistarla facendogli capire che hai cambiato rotta: non dichiarando il tuo amore ma facendo qualcosa che la stupisca che la spinga a far rinverdire l’amore che sicuramente in lei per te c’è stato a quanto hai detto.
    Se sei spinto da forte convinzione: lotta per ciò che ami! Se credi nella vostra unione: combatti! Anche se dovesse sembrare una lotta contro i mulini al vento. Dovrai sempre tenere conto che siete in due e che dipende anche da lei e potrebbe essere un fallimento ma tentare e ritentare non nuoce quando si ama veramente. Sicuramente puoi iniziare facendogli capire quanto hai sbagliato e quanto tieni a lei e al suo benessere per il quale saresti disposto a fare qualsiasi cosa.La conosci bene e troverai in te il modo ne sono sicura. Spero di avere degli aggiornamenti e spero siano buone nuove. Baci MARIA

  2. 2
    circom -

    Ti ringrazio , del tuo intervento , si in effetti non mollo perché credo in un NOI futuro , ma solo che oggi sono l’unico , lei ha impostato un muro di cemento armato , e la difficolta , è che e tornata dai i suoi , altra città , ci separa piu di 120 km , e li non conosco nessuno per avere pretesti di un incontro occasiuonale per potere ristabilire un contatto tranquillo , ho solo mail , sms , telefono …. ma lei a messo una barriera … Boh , sto lavorando su me stesso , sto studiando i vari disturbi comportamentale per capire come aiutarla se fosse quello tipo : Dipendenza affetiva , Attaccamento-Rapporto di coppia , Depressione bipolare tipo 2 , attach di panico , disturbi di ansia … perchè questo mese ho provato di trovare spiegazione basandomi su i sintomi visuale che potevo vedere , tipo pianti , tristezza , attachi d’ansia , ….
    Oggi ho scoperto DOC da relazione …. Disturbo ossessivo compulsivo DOC da relazione …. veramente non so che fare … O sono solo io che non voglio accetare ? Ma ho una determinazione per quanto l’amo e la volonta di farsi che sia felice con me … sopratutto che se stessa …. grazie del vostro ascolto al mio sfogo … Tante volte gli amici cercano di smontarmi dicendo lascia stare … ma l’amore che ho per lei e più grande di tutto …. che devo fare ? Un giorno ho scelto lei da amare … oggi e arrivato il momento di spirimentare la mia propria VOLONTA’.
    P.S : forse da un mese sono stato anche troppo presente , troppi mail , troppe dichiarazioni d’amore, troppe telefonate …. ma non so che fare altro per stupirla e per dimostrarli che ho cambiato rotta se non me ne da la possibilità …. Come stupire la donna della sua vita ?

  3. 3
    circom -

    Faccio un punto di aggiornamento alla situazione :
    Ecco siamo a un mese di silenzio totale , lei non si è fatta viva , io rispetto il suo silenzio .
    Da parte mia la situazione non e variata , vorrei rientrare in contatto con lei , ma se lei ad oggi vede sempre in me la sua sofferenza , o il pensiero di me la fa soffrire e inutile che la cerchi .
    Da parte mia mi occupo di me , tra letture , sport , lavoro ….

    il tempo passa …. il cuore soffre ….. ma la vita continua.

  4. 4
    maurizo -

    ciao sono un ragazzo di 25 anni ho lo stesso problema io mi drogo ma la mia ragazza mi ha lasciato x questo motivo però vuole che torniamo insieme ma i suoi genitori gli impediscono di vedermi come posso fare?

  5. 5
    fat -

    ciao maurizio. Anche io ho il tuo problema, intendo la droga. Con la mia ragazza ci sto ancora, dico ancora perchè sono convinto che sta seriamente pensando di lasciarmi. Tu non puoi immaginare quante glie ne ho fatte passare, bugie, notti senza rientrare in casa (conviviamo da 7 anni). Se mi lasciasse non potrei certo fargliene una colpa. Ma senti bene a me: le nostre storie, anche se la tua è già interrotta e la mia non ancora, hanno un comune denominatore che è la nostra colpa. La colpa di non capire quanto ci facciamo del male e quanto ne procuriamo a chi ci ama. Dovremmo fare solo una cosa prima di pretendere comprensione e amore ossia smettere di usare quello schifo (nel mio caso cocaina). Intendo dire smettere per sempre e non per qualche giorno o settimana… Solo così tu potrai tentare di riconquistare la tua lei ed io salvare il mio rapporto, ma senza dimenticare mai che ricadere negli stessi errori è semplice. Per quanto riguarda i suoi genitori, della tua ex intendo, come non comprenderli. Sono i suoi genitori, che altro dovrebbero fare davanti ad una minaccia così pericolosa. La droga è la rovina della felicità ed è ora di capirlo

  6. 6
    ambrogio -

    Ciao a tutti.Stessa soria la mia.Tre anni con una che pippava spesso e fumava quotidianamente 5/6 spinelli.Tutto bene finche’un giorno mi dice che non mi ama piu’ e sparisce.Mi dicono che e’ rientrata nel giro delle vecchie amicizie, cioe’, alcool,sesso,coca e hascish.
    Ce’ poco da afre, sono malati e depressi, bisogna lasciarli stare.O seguono un percorso di riabilitazione, oppure non ne usciranno mai!!!
    ciao a tutti

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