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Si può dire “ti amo” a due donne contemporaneamente?

La storia che state per leggere è una storia tanto lunga quanto squallida, in cui verrà descritto il grado di malvagità che può raggiungere la mente di certi soggetti. Tutto questo riguarda la mia ultima storia, per la quale non mi do più pace. Correva l’anno 2009 (esattamente il mese di novembre) quando la mia vita sentimentale ebbe una svolta. Conobbi il mio ex nel 2006, un ragazzo indiano (oramai parlo al passato) che lavorava come “garzone” in un lunapark mobile. Ci vollero quattro anni prima che capisse quanto il mio amore fosse grande per lui, anni in cui ero io ad andarlo a trovare, ero io ad inventare scuse assurde alla mia famiglia. Lui non voleva sapere nulla di affidarsi ad un impegno sentimentale serio e continuò ad avere le sue avventure. Come affermato precedentemente, un pomeriggio come un altro (dopo 4 anni di andargli dietro) lo chiamai, mi disse che stava per partire per la Germania e che (magicamente) desiderava sposarmi e metter su famiglia. La mia gioia era indescrivibile. Un mese dopo ripresi ad andarlo a trovare, i nostri progetti cominciarono ad essere concreti. Ero obesa (pesavo 130 kg) e mi iniziò a distruggere psicologicamente dicendo di volermi perfetta. Quando si parlava di vita insieme il problema del peso svaniva e io diventavo, in un batter d’occhio, perfetta al suo cospetto. La nostra storia iniziò ufficialmente nel Gennaio 2010 e terminò nel Dicembre dello stesso anno. Tutto era perfetto: dopo soli quattro mesi mi considerava già sua moglie e mandò una mia foto in India. Naturalmente non si accontentava soltanto di una, ma voleva mandare un intero album alla sua famiglia, rassicurandomi sul mio aspetto fisico e dicendomi di non avere vergogna. Tra chiacchiere e progetti tocchiamo il tasto più dolente di tutta la storia: i documenti e la regolarizzazione. Il suo principale non si era mai degnato di metterlo in regola, nonostante fossero passati anni dal suo ingresso in Italia. Mi chiese se mio padre avesse dei certificati di residenza, ma io, pur sapendo che i miei ne erano in possesso, glieli negai. Un uomo che è veramente un uomo i documenti se li trova con le sue stesse mani. Telefonò a suo cugino, residente in Germania già da due anni, e venne a sapere che per dimorare senza problemi in terra tedesca doveva concepire un bambino con me. Si, avete capito bene: voleva avere un figlio, in modo tale da vivere felici, contenti e sistemati. Come diceva lui “lo facciamo soltanto per il nostro futuro”. Non glielo permisi e dunque non si poteva più andare all’estero. Qualcosa iniziò ad andare storto e pensai al peggio. Avevo già acquistato un biglietto per Francoforte e dovevo pur consumarlo. Partii ma l’ultimo giorno di permanenza all’estero lo trovai troppo distaccato. Gli chiesi se aveva conosciuto qualcun’altra e negò. Arrivai in Sicilia e mi disse di non andarlo a trovare altrimenti mi avrebbe lasciata. A settembre mi iscrissi controvoglia all’università solo per essere libera di spostarmi e vederlo tranquillamente (naturalmente non diedi neanche un esame, ingannando anche i miei) . In quel periodo ebbi anche dei problemi alle ovaie e glielo riferii. Avevo paura di essere sterile. Da grande farabutto e porco quale è mi disse: “basta, te ne puoi andare, è tutto finito”. Io, nella mia grande stupidità e, nella mia più totale mancanza di autostima, le chiesi per giunta scusa, continuando a farmi mettere i piedi in testa da lui. Inizia l’anno accademico: tutto va benissimo, fino a quando, un pomeriggio rimango nella sua roulotte, perché il lavoro lo aspettava. Ne approfittai per mettergli l’abitacolo sottosopra svuotando ogni minimo cassetto. Ecco la sorpresa: da un vecchio portafoglio sbucava un cartellino rosa con scritto “Antonella” e un numero di cellulare. Il mondo mi crolla addosso e mi sento morire. La chiamo e chiedo spiegazioni. La grande baldracca ebbe la faccia di bronzo di “tranquillizzarmi” sul fatto che non avevano combinato niente (si, come no, si conoscevano già dal 2007 e lei è sarda) . Una volta interrotta la chiamata, dissi a lui di venire immediatamente in roulotte e successe il finimondo. Mi disse che la sua amante aveva fatto bene a darmi della “tr. oja” e si era anche imbestialito perché, a causa mia, non gli rispondeva più. Ve ne rendete conto? Mi GIURO’ SU SUA MADRE che non avevano fatto niente e che rimanevo io l’amore della sua vita. Dopo un’ora mi richiamò altre tre volte, ridendo e continuandomi a ripetere “ohhhhhhh amoreee”. LO CAPITE FINO A CHE PUNTO È VOLUTO ARRIVARE? Pensava di avermi manipolata abbastanza da farmi cadere ai suoi piedi dopo l’ennesima sdolcinata. Finì tutto il dicembre 2010. Un mese dopo, preoccupato dal mio silenzio perché lo avevo sempre cercato io, si fece vivo. Mi disse che non era impegnato e voleva passare il resto dei suoi giorni solo, senza moglie e figli, ma divertendosi, pur stando ancora con lei. Stetti male per due mesi e mi ripresi alla grande. Nell’ottobre 2011 lo rividi per l’ultima volta nel mio paese. Non riusciva a reggere il mio sguardo e abbassava il viso per terra simulando un’ espressione da cane bastonato. Lo richiamai per dirgli che il mio rancore nei suoi confronti era passato ma non riconobbe né la mia voce né il mio numero. Non appena gli dissi chi ero, confermò che era partito per Reggio Emilia, che non dovevo più rompergli le palle (si, proprio queste testuali parole) e che facevo parte del suo passato. Come al solito, non era vero nulla perché, a marzo di quest’anno, scoprii su facebook la foto della sua amante abbracciata a lui. La ferita si riaprì terribilmente. Il profilo di lei è pubblico e sapete quale frase mi ha fatto più male? La frase in cui affermava “NON ESSERE MAI LA SECONDA SCELTA DI NESSUNO”. Con quale coraggio? La sua prima scelta ero io e ora è diventata lei? Adesso, sono venuta a sapere che convivono da sei mesi e stanno già progettando un futuro; che se fosse per lui sarebbero già sposati. Parlano spesso in webcam con la famiglia indiana e, i genitori della ragazza sarda, lo hanno accettato immediatamente. Loro hanno saputo tutta la nostra storia e il grandissimo farabutto ha raccontato di aver avuto un’esperienza pessima con me, con la ragazza che avrebbe dato tutto per lui. Ho saputo che è un ragazzo d’oro ed è sempre felice. Cucina lui, invita suoceri e cognati a casa e parla della sua cultura e della sua religione (a me mi faceva capire, che se ci fossimo sposati, avrei firmato la mia condanna a morte) . Non solo, cosa ancora più grave, i genitori della ragazza stanno lasciando a loro un secondo appartamento e, sua sorella, sta lasciando tutta la sua parte. Escono, vanno al cinema insieme, cosa che io mi sognavo. Figuratevi che la cognata italiana ha già acquistato dei sari indiani tanto le ha fatto il lavaggio del cervello. Stanno uscendo fior fior di soldini per pagare un avvocato affinché venga regolarizzato e ottenga questi benedetti documenti. Hanno progettato un viaggio in India tutti insieme per quando sarà sistemato. Lui per adesso è disoccupato e, una volta regolarizzato, lavorerà nell’azienda del suocero (si, gli stanno anche offrendo il lavoro) . I suoi nuovi parenti italiani si sono impietositi assai nel momento in cui lui ha affermato di non vedere la famiglia da nove anni e di aver visto fame e miseria. Morale della favola: avevano già ufficializzato il loro fidanzamento mentre io ero in Germania e lui era freddo e distaccato. Mentre stava con lei progettava ancora l’anno seguente con me, come se non mi volesse mai lasciare. Quello che mi chiedo è: Come può, un uomo, arrivare a calcolare con tanta malvagità il raggiungimento dei propri obiettivi? Come può manipolare l’intera famiglia della sua nuova ragazza facendogli credere di essere un individuo totalmente perfetto? Come può giurare su sua madre una situazione così OGGETTIVAMENTE falsa? Come può arrivare al punto di concepire un figlio, sangue del suo sangue, solamente per sistemarsi con la burocrazia? Cos’ha lei che io non ho? NON SI È MAI SMOSSO PER ME E PER LEI HA FATTO ORE DI TRAGHETTO. Non capisco perché io, che nella vita sono sempre stata una persona troppo buona e alla mano con tutti, debba ancora patire le pene dell’inferno prima di perdere peso e trovarmi un altro ragazzo. Lui, invece, ha trovato la fortuna che voleva con l’altra. Mentre loro sono felici io sono ridotta psicologicamente malissimo. Ha buttato un anno di storia intensa e bellissima con uno schiocco di dita. Sono distrutta e non mi do più pace (ma veramente, come si può arrivare a tanto) ………

Lettera pubblicata il 14 Aprile 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    Phil95 -

    Dimenticati di questa persona che poco bene ti ha fatto!

    Coraggio, focalizza l’attenzione su te stessa, svagati, esci, incontra nuova gente, ecc. ma non abbatterti o demoralizzarti: la vita continua ed il tempo scorre!

    Non tentare immediatamente un’altra storia: prova piuttosto a comprendere a fondo ciò che desideri!

    Ricordati: lui non ti merita!

    Un’ultima cosa: tu non hai nessuna colpa!

    Non fare più paragoni con l’altra!

    Vivi la tua vita!

    Spero di esserti stato in qualche modo utile!

    Ti auguro il meglio e ti saluto!

  2. 2
    Clara -

    Ciao Angela000,

    ti capisco benissimo! Io non ho problemi di peso, ma sono disabile e quindi anche per me è difficile trovare un ragazzo che mi ami. Però c’è una cosa che non capisco. Questo tizio, con tutto il male che ti ha fatto, ti piace ancora??? Cosa ti interessa se tutto quello che ha fatto per la sua nuova ragazza non lo ha fatto per te? Evidentemente (è brutto da dire) non ti ha mai amato e forse ama questa tizia veramente. Ma se cosi fosse, cosa te ne facevi di una persona che non ti amava???
    Nelle tue frasi ho letto un sacco di invidia, era questo il sentimento che mi hai trasmesso… Non rabbia, invidia pura… ma è il caso di provare invidia per una poco di buono? So che pare scontato (e lo odio quando lo dicono a me) ma troverai la persona giusta! Mettiti in gioco, perdi peso, truccati, esci con le amiche o con gli amici… Siamo maestre nel reagire alle delusioni, te lo dice una che in 28 anni non ha mai avuto un ragazzo e ora, su fb, vede le foto delle sue amiche nel giorno del matrimonio…

    Baci

    Clara

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