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Se l’amica “cambia” troppo con la chirurgia

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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2015. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amicizia

La lettera ha ricevuto finora 18 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    yata -

    Natalie_nat leggendo la tua lettera, mi sono vergognata per te. Non ho parole…

  2. 12
    nevealsole -

    Mi viene in mente l’immagine delle amiche di Sex and the City… Secondo me tu e le tue amiche siete così. Sono d’accordissimo con i commenti precedenti: ognuno ha il diritto di migliorarsi come meglio crede, e se per farlo ricorre alla chirurgia estetica, ben venga. Inoltre dici che lei ha corretto il viso (che è un po’ la nostra carta d’identità) e si è fatta fare una terza di seno molto naturale… Quindi niente di estremo o ridicolo. E se anche lo avesse fatto non per piacere a se stessa ma agli uomini, non ci vedo niente di male. La natura assegna la bellezza e lo fa come meglio crede, l’uomo con le sue capacità corregge i difetti. Che c’è di male??? Secondo il tuo ragionamento non si dovrebbe fare nemmeno ricerca scientifica perché se uno nasce con una malattia è la natura che l’ha voluto!!! Dovremmo essere meno rigidi con le altre persone, e ringraziare per le fortune che abbiamo avuto, iniziando dalla salute (che è un bene per tutti) e finendo con le tette grosse (che, invece, ad alcuni potrebbero non piacere… Il relativismo aiuta a comprendere i diversi gradi di importanza…)

  3. 13
    limonene -

    Sono completamente d’accordo con il commento di camy,tutto vero dalla A alla Z!e tu Natalie_nat ti devi solo vergognare,il tuo odio e la tua invidia verso “l’amica” fanno proprio schifo. mi fai profondamente pena, peccato che non abbiano ancora inventato la chirurgia estetica per il cervello, perché ne avresti seriamente bisogno!vergognati,come amica sei meglio da perdere che da trovare!

  4. 14
    Yngvi -

    Carissima! ti rode…prima ti faceva piacere essere al centro dell’attenzione…ora? ora ti rode che la tua amica abbia tanto successo…dai siete le solite invidiose…dovresti essere contenta per la tua amica…fine… GRANDE CAMY!!!!!!!!!

  5. 15
    Natalie_nat -

    Ringrazio quasi tutti per i pareri. La verità è che dovevo solo fare un pò di chiarezza con me stessa: a forza di ripetermi che “non ero assolutamente gelosa” avevo cominciato a crederci. Ma ammetto di essermi sbagliata. Mi son presa un giorno intero da sola per pensarci poiché ci stavo male dopo che lei era venuta a chiedermi perché non mi limitavo ad essere contenta per lei. In realtà io sono stata davvero contenta per lei sin dall’inizio, ma non avevo realizzato che appena ho visto l’effetto dei suoi cambiamenti è scattata in me la competizione. Per fortuna il ripensare alla VERA amicizia che c’è fra noi mi ha fatto capire che non c’è nulla su cui competere. Qualcuno ad un certo punto mi aveva scritto “ma ti rileggi?!” .. eh.. ora che l’ho fatto effettivamente quasi mi vergogno di quello che avevo scritto. Credo di aver avuto questa reazione perché la mia famiglia mi ha inculcato l’idea che operarsi è sbagliato. Quando anni fa chiesi ai miei se potevo rifarmi il naso, mi fecero il lavaggio del cervello dicendomi che si rifanno solo le persone superficiali, che dopo tutti gli altri mi avrebbero preso in giro a vita e avrebbero rimarcato in eterno il mio cambiamento. Ora che lei è cambiata invece quasi nessuno ha detto nulla. Alla fine i miei avevano torto. Capisco i pensieri della mia amica anche se alcune cose non le comprendo ancora: se non c’è nulla di male nel rifarsi..perché nasconderlo? Basta spiegare le motivazioni! E per quanto riguarda il discorso “bisogna accettarsi come si è”? Non sarebbe forse meglio che tutti avessero questa filosofia invece di star male fino all’agognato intervento? Chiaro, non è che scelgono di star male, ma ad es. so per certo che lei non si è neanche mai posta il problema di lavorare su sè stessa, ha preferito invece andare direttamente dal chirurgo. Non è forse un problema della società questo? Quello di inculcare alla gente che bisogna raggiungere la perfezione? Dovrebbero insegnarlo a scuola che la perfezione non esiste.

  6. 16
    Natalie_nat -

    @camy: vero, in un rapporto fra donne spesso scatta la competizione. Ma sai, noto con piacere che nonostante tutto, questo non è un male. Ci dà l’opportunità di crescere. Tu non sai quante volte nel gruppo sono scattate problematiche di competizione, considerando che siamo 10 ragazze che sono cresciute insieme negli ultimi 10-15 anni. E’ proprio questo il punto, tu non sai. Non sai un bel niente. Quindi non puoi neanche sapere che la competizione talvolta può essere soltanto che costruttiva. Spesso da noi si dice “nessuno nasce imparato”. Niente di più vero. L’importante è fermarsi un momento a pensare e cercare di capire le esigenze delle altre. Ovvio, crescendo questi problemi diventano praticamente inesistenti, infatti prima di questo caso non accadevano incomprensioni da almeno 2-3 anni….ma quando accadono, l’importante è risolverle insieme, pensando all’amicizia VERA che ci lega. Quindi, prima di dire che, da brava volpe, avevi capito subito che “non mi ero legata alla mia amica solo per la sua bellezza interiore” abbassa la cresta, e fermati un momento a pensare che è abbastanza stupido credere di aver compreso com’è fatta una persona soltanto leggendo una cinquantina di righe, scritte peraltro in un momento evidentemente non troppo lucido. Il motivo per cui mi sono legata a questa mia amica è perché è stata l’unica ad esserci in passato nel momento del bisogno, ossia in un momento in cui la bellezza esteriore non centrava proprio un bel niente.

    Mi spiace per chiunque non abbia la possibilità di verificarlo sulla propria pelle, ma l’amicizia fra donne esiste ed è una cosa bellissima e che diventa indispensabile una volta che la si trova.

  7. 17
    xleby -

    “Capisco i pensieri della mia amica anche se alcune cose non le comprendo ancora: se non c’è nulla di male nel rifarsi..perché nasconderlo?”

    Perché non si accetta ancora, cioé la tus amica non è in pace con se stessa ora penserai:”ma che stai dicendo…” e invece si non si accetta per come era prima! tu penserai è acqua passata… e invece no questo conflitto resta interiormente, il fatto che non voglia ammettere la chirurgia ne è la testimonianza lampante. Non c’è nulla da invidiare in una persona che si trova in una condizione simile…

  8. 18
    Marco -

    Un giorno, un grande chirurgo plastico statunitense si fermò un secondo, cominciò a studiare il perchè le persone si rivolgessero alla chirurgia plastica, iniziò a studiare non più la parte estetica del suo lavoro ma quella psicologica. Scrisse anche un libro sulla psicocibernetica che consiglio a tutti, iniziò a sottoporre i propri pazienti a dei colloqui, proprio per stabilire l’idoneità degli stessi ad un intervento. Molti chirurghi plastici negli Usa, ancora sottopongono a colloquio psicologico i propri pazienti, qui in Italia non saprei.

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