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Alzare il dito medio verso l’abisso e voltargli le spalle

Ciao…
Come scrivevo nella precedente lettera, la ditta per cui lavoro sta miseramente affondando nei debiti, mentre l’amministratore svende il suo patrimonio, cercando di salvarsi dalle banche che gli stanno addosso.
In questi giorni, aspetto risposte per un paio di offerte di lavoro come cameriere! Ho inviato vari curriculum a un bel po’ di gente: per ora non ho ricevuto risposta.
È da ieri che non mangio perché non ancora devo avere il mio miserrimo stipendio da co. co. co. del mese scorso; non ho comprato le sigarette e mi sono rifiutato di andare da mio “suocero” perché mi sono rotto di pulire pipì per terra, nel letto e ovunque: ci penserà la moglie del figlio, perché non lavora e vegeta sulle spalle del marito!
La mia compagna piange da stamattina perché le sì è infiammata una gengiva! (Devo essere onesto: per quanto abbia problemi psicologici; per quanto spesso mi viene da lasciarla nella sua vita di cacca e andarmene, è l’unica che mi ha sempre messo davanti alla realtà. Se c’è uno che ha sbagliato sono io a fare determinate scelte! )
Sono andato a cercare lavoro in un albergo in centro storico e ho trovato 3 pattuglie della guardia di finanza che parlavano con il proprietario (mio conoscente per cui ho lavorato in passato) .
Dopo il prossimo stipendio, sarà miseria se non trovo un lavoro come lava-cessi o qualunque altra cosa.
Ad ogni modo, oggi mi sento bene, lucido, distaccato, freddo e arrabbiato. Consapevole da dove e come iniziare, quanto basta per continuare a vivere! Mi sono sempre rialzato e lo farò ancora!
Sapete? Sono stato un jazzista che ha suonato e insegnato finché ha potuto (incidente alla mano) ; dopo l’università sono stato direttore e proprietario di un giornale che ha pestato i piedi a loschi individui: mi sentivo rispettato e le persone in malafede non riuscivano a guardarmi negli occhi (chiuso per reiterate minacce armate) . Giuro che, così come mi son levato a 28 anni tanti sassolini dalle scarpe, così sistemerò le cose.
In ogni caso, è inutile recriminare sulle cose passate: “Le cicatrici fanno il nostro passato, non possono fare il nostro futuro! “. L’ho sentita da Joe Mantegna in “Criminal Minds”, non so chi l’abbia detto, ma ha detto la verità! Intanto, ancora una volta, sto per alzare il dito medio verso l’abisso e girargli le spalle!

Lettera pubblicata il 7 Aprile 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Lavoro - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    a. -

    Nicholas, a distanza di un anno e mezzo dalla tua ultima lettera ti chiedo: ci sei riuscito a mandare a quel paese l’abisso o sei caduto nella tentazione di farti risucchiare? Mi trovo in una situazione non proprio uguale, ma analoga alla tua, e le tue parole cariche di intelligenza e lucidità mi hanno fatto bene.
    Ti auguro tutta la felicità del mondo 🙂
    Un abbraccio
    a.

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