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“Ma aggiornati, vai avanti !!”

di

Vi racconto un piccolo episodio, dopodiché avrei pensato di farne una discussione per vedere cosa ne pensate;
Ero al supermercato (già a me non piacciono, preferivo quando c’erano i piccoli alimentari! ) verso l’uscita io mi dirigo in una fila dove c’era la cassiera, mia moglie mi guarda perplessa e mi dice: ma non era meglio andare dall’altra parte?
Dall’altra parte dove diceva lei c’erano le casse automatiche, senza cassiere, dove tu scannerizzi i prodotti e paghi facendo tutto da solo.
In effetti la fila che avevo scelto io c’era più gente, pero ho pensato che avremmo comunque fatto prima e comunque per me non era importante quello… tra l’altro tutta questa fissa di fare sempre le cose di corsa, come se ce l’avesse ordinato il medico!.. eh ma dobbiamo andare avanti no!? Allora mia moglie se ne esce dicendomi: “ma aggiornati, vai avanti!! ”.
Io ci ho pensato su e mi sono detto… ma è sicuro che così facendo si va tanto avanti se non addirittura indietro? Insomma, siamo sicuri che oggi aggiornarsi e con tutta questa tecnologia significa andare avanti?
A me francamente mi sembra di no, in realtà credo che quest’episodio per me rappresenti una buona metafora per capire che siamo diventati come macchine, e che anzi siamo al servizio delle macchine.
Quindi siamo davvero sicuri che stiamo andando avanti?.. e cosa significa a questo punto aggiornarsi? Forse significa infilarsi in una ruota come i criceti, girando all’impazzata per sfinirci inutilmente?

Lettera pubblicata il 13 Giugno 2015. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 18 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    cat1980 -

    Tao secondo me hai ragione non solo sembriamo macchine, ma in questo modo si eliminano posti di lavoro…

  2. 2
    filipp -

    Io quegli aggeggi automatici li evito per principio anche se c’è una fila chilometrica alla cassa. Perché dovrei fare risparmariare al padrone del supermercato arrangiandomi su una macchinetta, senza nemmeno uno sconto in cambio? Del resto lui risparmia su personale. Invece di mettere cinque cassieri ne mette due e 3 macchinette. No no no e poi no. Ragionamento ancora più valido ora che non c’è lavoro in giro… Quelle macchinette andrebbero boicottate, da tutti. Hai ragione progresso non significa andare necessariamente avanti… Il progresso toglie in questi caso lavoro e ingrassa i soliti noti, chi ha già fin troppo e per avidità vuole sempre di più. Sosteniamo il lavoro e boicottiamo le macchinette.

  3. 3
    Rossella -

    Mi trovo benissimo alle casse automatiche perché in Italia non siamo pronti alle regole della grande distribuzione. Nei supermercati che frequentavo da bambina mi trovavo benissimo perché la clientela era selezionata (i prezzi erano decisamente alti) e il personale era veramente qualificato. La mia famiglia è una famiglia di commercianti e ti posso dire che vale la pena comprare online perché è inaccettabile entrare in un negozio in cui trovi persone che non hanno la benché minima idea del lavoro che stanno svolgendo. Si tratta di un servizio e non di un titolo reale. Mi rendo conto che potrebbe apparire un lavoro alienante ma non è così… tant’è che mai nella vita penserei di svolgere altri lavori. Ho avuto il privilegio di poter crescere a stretto contatto con la mia famiglia e tutto questo non ha prezzo. E’ impossibile amare questo lavoro nel mondo di oggi perché la gente è sempre in fuga e la famiglia sembra una sorta di palla al piede.

  4. 4
    xleby -

    Ti chiami “Tao” e il tuo è un “elogio della lentezza”… non è un caso. Condivido in pieno ciò che hai scritto. Si va indietro, perché la cassiera neanche esisterà più tra un po’ di anni e ci si lamenta della disoccupazione?! Gente che corre, corre, corre… ma se gli chiedi dove stanno andando non ti sanno rispondere. Tutto ciò risponde alle logiche del liberal capitslismo. “Renzi va veloce!”.
    L’uomo alienato del XXI Secolo. Mon so chi sono, né dove vado, ma che sto facendo?! Tutto per fuggire da se stessi.

    “È’ l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi. Pensi che sia capitato solo a te e ti stupisci come di un fatto inaudito, perché, pur avendo viaggiato a lungo e in tanti posti diversi, non ti sei scrollato di dosso la tua tristezza e il tuo malessere spirituale? Devi cambiare animo, non cielo. Attraversa pure il mare, lascia, come dice il nostro Virgilio, che Scompaiano terre e città, all’orizzonte, i tuoi vizi ti seguiranno dovunque andrai. Socrate, a un tale che si lagnava per la stessa ragione, disse: “Perché ti stupisci se viaggiare non ti serve? Porti in giro te stesso. Ti perseguitano i medesimi motivi che ti hanno fatto fuggire”. A che possono giovare nuove terre? A che la conoscenza di città e posti diversi? Tutto questo agitarsi è vano. Chiedi perché questa fuga non ti sia di aiuto? Tu fuggi con te stesso. Deponi il peso dell’anima: prima di allora non ti andrà a genio nessun luogo. Pensa che la tua condizione è simile a quella che il nostro Virgilio rappresenta nella profetessa esaltata, spronata e invasata da uno spirito non suo: La profetessa si dimena tentando di scacciare il dio dalla sua anima.
    Vai di qua e di là per scuoterti di dosso il peso che ti opprime e che diventa più gravoso proprio per questa tua agitazione; così in una nave il carico stabile grava di meno, mentre, se è sballottato qua e là in maniera diseguale, fa affondare il fianco su cui pesa. Qualunque cosa fai, si risolve in un danno per te e gli stessi continui spostamenti ti nuocciono: tu muovi un ammalato. Ma quando avrai rimosso questo male, ogni cambiamento di sede diventerà piacevole. Anche se verrai esiliato in terre lontanissime o sarai trasferito in un qualsiasi paese barbaro, quel posto, comunque sia, ti sembrerà ospitale. Conta più lo stato d’animo che il luogo dove arrivi…”

  5. 5
    gimmy -

    La tecnologia deve andare avanti a supporto dell’uomo e non recargli un danno enorme togliendogli il lavoro per potersi mantenere e vivere ; in questi grandi supermarcati, ci sono tantissime casse e poche persone a smaltire il servizio; ovviamente per una questione di costi.. ma se le macchine devono fare il tuo lavoro e togliere a te quello che ti spetta di diritto, allora pagassero pure le bollette a fine mese,e noi ci accontentiamo di fare la vita da profughi in uno stato dove ultimamente si è scoperto questa GRANDE vocazione umanitaria.

  6. 6
    cat1980 -

    Certo si può avere rapporto umano con una cassa automatica…
    scambiare due chiacchiere…
    e fare qualche battutina…
    Facciamoci assemblare qualche microchip nel nel cervello così diventiamo anche noi funzionali, competenti, qualificati e periodicamente facciamo l’aggiornamento del software.
    Muniamoci di collegamento wifi e invece di comunicare ci scambiamo dati…
    Ma dai! Che tristezza.

  7. 7
    Tao -

    certo il tema del lavoro rientra appunto nell’argomento ed era chiaramente sottinteso.
    a me quello che davvero mi mette anche paura e’ l’alienazione.
    non sono più un ragazzino e appartengo a quella generazione dove ancora vi era possibile scorgere una socialità diciamo più umana e non so voi ma ne ho una grandissima nostalgia.

    xleby..hai ragione! ci stanno (o già ci hanno tolto?) l’anima!

  8. 8
    Feanor -

    Diciamo che la lettera si può suddividere in tre tematiche!

    – Noi e la corsa contro il tempo:
    Perchè dobbiamo sempre correre?
    Perchè non puoi stare cinque minuti in più in cassa?
    Che male c’è?
    Realmente si ha sempre fretta o lo facciamo come nostra abitudine?

    – La coppia:
    Perchè, dopo un pò di tempo, in una coppia si rischia di discutere su quale cassa prendere? Che se si blocca la cassa che TU hai voluto scegliere per qualche tragico evento, inizia il “te lo avevo detto” per tutto il viaggio di ritorno! Ma perchè?

    – I Robot:
    La costruzione di robot, toglie manodopera umana. Ne siamo sicuri? Qualcuno li deve progettare, costruire e vendere!
    Anche i computer/terminali, avrebbero dovuto togliere il lavoro all’uomo, ed ora cosa si è creato dietro al mondo dell’informatica, che business mondiale si è realizzato? Siamo sicuri che dovremmo tornare agli anni sessanta, dove negli uffici si faceva tutto a mano? Mahhh…

  9. 9
    666 -

    Nelle casse automatiche c’è il personale di supporto, quindi qualcuno che ci lavora c’è. Io invece sono a favore di questo tipo di casse, in un mondo che va così veloce perdere tempo è perdere denaro. Se posso risparmiare tempo e fare più cose in un giorno perché devo metterci di più per pigrizia e rimandare le cose al giorno dopo perché ho preferito fare la fila chilometrica come un co...... solo perché non ho voglia di imparare a usare una cassa automatica? Inoltre di solito le mettono per piccole spese non per carrelli pieni! Ha ragione tua moglie…vai avanti!!!!

  10. 10
    666 -

    @Feanor
    perchè dovrei stare in piedi per più tempo in una cassa? Soprattutto se ho comprato dei freschi e sono sicuro di trovare traffico per rientrare in casa? Perché devo essere un idiota in fila quando posso sbrigarmi prima e fare altre commissioni?Andare in una cassa automatica non vuol dire correre.

    Se una coppia litiga per una cassa i problemi sono gravi.

    Ci sono fin troppi uffici dove c’è gente che ancora fatica ad usare un pc, creando disagi e file chilometriche agli sportelli. Produciamo troppa carta. Più tecnologia meno carta, meno deforestazione, più posti di lavoro in ambito informatico!

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