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Ho due bambini effetti da ADHD aiutatemi

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Salve ho un disperato bisogno di confrontarmi con qualcuno che vive ho che abbia vissuto la stessa esperienza.
I miei due bimbi sono dolcissimi ma molto molto agitati ed iperattivi, si comportano molto male a scuola sempre distratti disturbano i compagni. Il più piccolo, spesso anche violento avvolte sembra che viva nel suo mondo, non sono capaci di socializzare ne con i loro coetanei e ne con gli adulti. rispondono male, non ascoltano, in qualsiasi modo tu gli parli. Ho provato a riprenderli sia con le buone che con le cattive ma… con nessun risultato, noto che a casa sono più tranquilli ma nel momento in cui non sono più sotto la mia stretta sorveglianza, tipo a scuola, si trasformano in piccoli diavoli. La scuola e’in difficoltà a gestirli mi richiedo di rivolgermi al UOMPIA (NEURO PSICHIATRIA INFANTILE) per richiedere un insegnate di sostegno. La logopedista dopo svariati tes a cui sono stati sottoposti a i miei due piccoli gli viene diagnosticata la adhd (deficit disturbo dell’attenzione). Premetto che vivono in una situazione da genitori separati, con un padre totalmente assente. Io convivo e il mio compagno ama i miei figli come se fossero i sui, il nucleo famigliare e sereno. ha causa di lavoro ci siamo dovuti trasferire quindi essi hanno dovuto cambiare scuola, sperando anche che essa fosse la soluzione più consona per loro, dato che le insegnati della scuola precedente.. frustrate e per me anche poco professionali. Non era una situazione per loro serena. Ma il problema si ripresenta nuovamente, L’uompia non mi ha dato nessun tipo di aiuto o suggerimento, per capire meglio come affrontare questo tipo di disturbo, gli hanno semplicemente assegnato l’insegnante di sostegno alla scuola precedente per 4 ore settimanali( poche a parer mio). In svariati incontri con l’uonpia, alla mia domanda, come mi devo comportare!! la loro risposta e stata solo che devo fare la madre come ho sempre fatto!! Ovvio che non è una risposta ora mi sto informando per altre neuro psichiatrie ma le liste di attesa sono infinite e io vedo che il tempo passa e i miei figli sono sempre più aggravati. Quindi come ultima spiaggia nell’attesa porgo una domanda, sperando in una risposta per chi ha avuto lo stesso problema che tipo di percorso ha fatto e che atteggiamento ha adottato per aiutare i propri/o figlio/i? Ringrazio infinitamente, porgo i miei più sinceri grazie a tutti!!
Alice

Lettera pubblicata il 12 Novembre 2013. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Dan -

    Ammesso che esista davvero questo disturbo così come viene definito, eviterei l approccio farmacologico. Bisogna vedere cosa nutre questi comportamenti da parte dei bambini: troppe ore lasciati con tablet, pc o altri dispositivi elettronici? Mancanza di interazione costruttiva con i genitori? Comunque dovrebbero essere seguiti, loro ma anche voi genitori perché i bambini non manifestano dal nulla disturbi simili, ma sono in genere la risposta a un ambiente disfunzionale

  2. 2
    Angelo9 -

    Cara Alice,a quanto ha già scritto Dan aggiungo soltanto che il taglio costante dei fondi alla scuola italiana ha avuto come conseguenza negli ultimi anni anche la riduzione ( vergognosa ) delle ore di sostegno. In ogni caso, il percorso va portato avanti dai genitori insieme con i figli sia a casa sia in una struttura adeguata. Le ASL in genere sono dotate di questo tipo di assistenza ( gratuito ) per l’infanzia. Non tutti gli specialisti, purtroppo, sono affidabili. La mia esperienza, per un caso in apparenza meno problematico del tuo, è stata particolarmente negativa: una perdita di tempo prezioso e inutili stress. Ma ci sono anche professionisti competenti. Auguro il meglio ai tuoi bambini e alla vostra famiglia. Fategli sentire sempre che volete loro bene. Il calore umano è l’elemento principale. Ciao.

  3. 3
    alicla -

    Rileggendo non avevo scritto che i bambini hanno 5 e 7 anni.
    Non giocano con giochi elettronici o tablet in quanto non li trovo per nulla educativi e costruttivi, dato anche per la giovane età. E quindi prima di giudicare e di emettere sentenze in una richiesta di aiuto lo trovo a dir poco spregevole poco maturo non per nulla la mia richiesta di essa era riversa a persone che sanno di cosa sto parlano. La mia domanda era.. che tipo di percorso hanno fatto..? Chi a riscontrato questo tipo di disagio? Che tipo di metodi hanno adottato?
    Riguardo il tempo che trascorro con i miei figli, in pratica stanno con me sempre. Li seguo in continuazione dato la loro difficoltà di attenzione nel quotidiano, anche nei semplici giochi, riscontrano difficoltà niente gli attrae per più di 5 minuti. L’amore in famiglia c’è e in abbondanza sono sempre al centro dei miei pensieri proprio per questo sono qui e ne soffro vedere che non ho ancora trovato qualcosa che li possa aiutare. Temo e vedo che gli si possono riversare situazioni spregevoli nella comunità, dato che tante e troppe persone non ne siano sufficientemente in grado di capire che esistono questi tipi di disagi, che non necessariamente sia data da una cattiva educazione. Esaminando il web, al riguardo dei medicinali sono sorta alla conclusione che non è assolutamente quello che cerco per risolvere questo tipo di disagio dove non è definita neanche come malattia.. e comunque chi ha adottato quel tipo di percorso non ha risolto ma semplicemente tamponato la situazione riversando poi conseguenze tristi ed irreversibili. Riepilogando mi sono già rivolta al ASL, dove poi ti conduce alla neuro psichiatria infantile. E che con questo trasferimento mi sono dovuta rivolgere a quella di zona, dove ci sono liste d’attesa di 8 mesi, ed io non posso stare ferma ad aspettare non facendo nulla al riguardo. Rimango in attesa per qualsiasi spiraglio di luce e suggerimento ringrazio nuovamente.
    Alice

  4. 4
    Dan -

    Alice, non era mia intenzione mettere in discussione il tuo modo di educare i tuoi figli, del resto si vede che sei una madre premurosa che sta cercando una soluzione per i suoi figli. Può darsi che il problema sia di altra natura ma spesso gli errori commessi dai genitori sono errori in buona fede. L unico modo per riconoscere la natura del problema è quello di chiedere a uno specialista, io non andrei nemmeno da un neuropsichiatra, piuttosto mi orienterei su un approccio cognitivo comportamentale, intanto potresti approfondire l argomento mindfulness, è un tipo di approccio finalizzato proprio a rieducare l attenzione, ci sono numerosi testi al riguardo. Cordiali saluti e tanti auguri

  5. 5
    Angelo9 -

    Scusa la mia ignoranza Alice, ma non ho capito niente di quanto dici nella prima parte del tuo intervento nè a chi sono rivolti quegli aggettivi. Chi ti ha risposto ha qualche cognizione di causa. Il percorso che si fa alla ASL è lo stesso che hai indicato tu: test e indirizzamento a specialisti, ad esempio una mia bambina è stata “valutata” da una psicologa e da una logopedista, ora la neuropsichiatra deciderà il da farsi. Mio fratello e la moglie hanno svolto un percorso di un paio d’anni per il loro bambino, che allora aveva 7 anni, presso una psicologa: agli incontri andavano anche i genitori ma non sempre. Ma ogni caso è a sè, sono gli specialisti che valutano il percorso giusto caso per caso. Se alla ASL il tempo di attesa è troppo lungo, ci sono dei centri convenzionati sui quali puoi informarti mediante internet.Lascio spazio a chi ne sa più di me. Ciao.

  6. 6
    Lay -

    Scusate la mia domanda, ma leggevo di fratelli e cugini con lo stesso problema: e’ dunque ereditario?

  7. 7
    Angelo9 -

    Non so dirti se il problema puo’ essere ereditario. Speriamo che ci ascolti uno specialista.

  8. 8
    alicla -

    Per quello che so può essere dato anche ad un fatto ereditario, leggendo su Wikipedia e su svariate associazioni dove gestiscono e affrontano solo questi tipi di disturbi..
    In fatti prima di fare i test che hanno fatto a i miei due bimbi, ti invitano ad un colloquio con entrambi i genitori, dove ti pongono domande riguardante alla tua infanzia, poi alla gestazione della gravidanza ecc.. non so se questo procedimento sia dato anche per riscontrare un fatto ereditario. Grazie Adan per il suggerimento per mindfulness non sapevo neanche l’esistenza di questo tipo di terapia. Anche se Mindfulness è un derivante da yoga dallo zen,Queste tecniche, derivate sostanzialmente dalla terapia cognitiva classica, sono asservite al trattamento di molteplici patologie, fra cui: depressione, disturbo borderline, ansia, attacchi di panico, disturbi con componenti psicosomatiche, ossessivo-compulsivi, alimentari e dell’umore. Devo informarmi meglio se sia adatto per l’ADHD e per bambini di 5 7 anni. Sicuramente può essere un esercizio sull’attenzione perché in fondo questo insegna. Guardando meglio vedo anche che in alcune scuole esercitano e propongono questa tipo di terapia in modalità di gioco. Comunque mi informerò meglio.. Nonostante tutto rimango sempre in attesa di chi ne sa di più. grazie

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