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E’ adesso?

di

Buonasera, sinceramente questa volta non so cosa scrivere. Ho scritto tante lettere sulla condizione di grave disagio economico in cui si trova la mia famiglia, che non ho piu’ parole ma solo lacrime. Sono talmente triste che se avessi il coraggio la farei finita. Mi sento abbandonato da tutto e da tutti, ormai siamo entrati nell’indifferenza totale, tanto che nessuno ci chiede piu’, come va? Anche alcuni amici e tanti parenti che prima si preoccupava e gli dispiaceva di noi, adesso non si fanno ne vedere ne sentire. Molti all’inizio, quando ancora non era sicuro che ci toglievano la casa, erano tutti disposti ad aiutarci e persino ad ospitarci a casa loro, ma adesso ho capito che e’ era solo una falsa. Dico cosi Perche’ quando hanno saputo che dal mese di marzo siamo sfrattati, si sono allontanati come se avessimo la peste. Questi sono i veri amici, tutti i proverbi sono giusti: I veri amici si vedono nel momento del bisogno. Sono diventato di pietra privo di ogni sentimento specialmente adesso che sto scrivendo e vedo mia moglie buttata nel divano come una cosa vecchia e che piange perche’ nessuno si fa piu’ vedere. Nessuno si preoccupa piu’, prima magari  circa un anno fa, ci venivano a trovare o ci portavano in giro per i supermercati, perche’ noi non abbiamo piu’ da due anni la macchina oltre al lavoro e la casa. Nonostante cio’ eravamo senza soldi, perche’ non compravamo nulla, eravamo felici perche’ per noi era uno svago. Per carita’ Qualcosa di spesa ce la compravano, noi eravamo imbarazzati ma con le lacrime agli occhi l’accettavamo felicemente perche’ ne avevamo bisogno. Adesso basta tutto tace e nulla si muove, non dico che per forza ci devono portare da mangiare, ma almeno un po’ di conforto, solo questo abbiamo bisogno il resto non ci importa piu’ nulla perche’ abbiamo perso tutto. Nel momento in cui ci butteranno fuori di casa, la si che sara’ un dramma, perche’ non sapremo come reagire in merito, dove andremo?. La notte non riesce piu’ a dormire perche’ il pensiero e’ molto grande, portandoci via la casa ci porteranno via anche la nosta vita. Ci siamo rivolti ai servi sociali, ma neanche loro sanno cosa fare, ci hanno detto di andare dai parenti, ma quali quelli che non si fanno piu’ vedere? ma poi chi ospita una famiglia di 4 persone? nessuno. Prima che facciamo la domanda per le case popolari sempe se ce la danno , fanno in tempo a buttarci fuori, e poi come facciamo a pagare l’anticipo e la rata se non abbiamo nessun reddito? Basta! mi arrendo non so piu’ cosa fare, lascero’ che sia il destino e la volonta’ di Dio. Mi auguro con tutto il cuore che ci sia qualcuno che ci aiuti perche’ e’ solo di questo che abbiamo bisogno le parole non bastano piu’. Che Dio Onnipotente posi una mano sulla mia famiglia e che ci allievi da questa sofferenza.

A tutti gli uomini di buona volonta’.

Che Dio vi benedica.

Giacomo Fasone.

Via Ragazzi del 99 N.2 Busto Arsizio (VA)  

Lettera pubblicata il 7 Febbraio 2015. L'autore ha condiviso 33 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Paxissimo -

    Zio mi spiace abbomba.
    Ma non è questo sito che ti aiuterà. Se solo avessi un reddito ti manderei un aiuto..se potessi farlo. Ma non so come altro aiutarti e credo molti altri qui.

    Tu non smettere di cercare lavoro o aiuto. Se ti fermi ora è finita per sempre.

    Un caro saluto

  2. 2
    Rossella -

    La tua storia mi fa riflettere sul peso che il tema dell’eredità nel dibattito culturale. Ammetto che quando ascolto una storia tendo a solidarizzare con l’erede testamentario, con la persona che è stata presente. Dunque la prima impressione è viziata dalla mia attitudine ad entrare in empatia con chi parla. Si tratta di una scelta della persona e, sia chiaro, non la discuto: rispetto tutte le scelte! Però con il senno del poi mi rendo conto che questo sentimentalismo mi porta ad accantonare i miei valori e mi rende una persona senza identità che si appella ad una visione del bene e del male che prescinde finanche dalla fede. Anche una persona che non ti è stata vicina merita di potersi ravvedere; l’eredità è il simbolo della famiglia… si tratta di un rito che rende eterno il desiderio di ricongiungersi ai nostri cari. Anche una persona che non ti vede da tanto tempo può aver vissuto desiderando di vederti: non si giudica dalle apparenze!

  3. 3
    alina -

    Siciliy, sono 3 anni che scrivi e ti lamenti continuamente perché lavoro non c’è! Ma di sicuro se tu stai sempre collegato su internet e la tua moglie buttata sul divano, il lavoro anche se difficile da trovare oggi come oggi , non verra a trovarvi a casa! Possibile che manco i tuoi figli che sono grandicelli 17, 18 anni non ricordo bene, non trovano qualcosa? Un lavapiatti, cameriera, in qualque pizzeria, aiuto paruccheria, baby sitter, non so , ma purche potete racimolar’qualcosa? O la moglie fare la badante? Fare ore pulizie, stiraggio? Ma proprio niente? Datti pure tu da fare! Impara qualcosa, anche roba da muratoria perché se aspetti che qualcuno ti rada il lavoro nel tuo settore, forse dovrai aspettare altre 3 vite! Datti una spinta! Non potrai vivere sereno, se aspetti dai lettori-benefattori sempre che qualcuno ti possa mettere in tasca! Oppure dai amici e parenti! Ti possono aiutare una volta, due ma non sempre! Ricorda che anche loro avranno i loro problemi! Non essere egoista a pensare solo a te stesso, ma pensa che se mo non possono piu aiutare e semplicemente perche i problemi economici ci stanno per tutti! A marzo se vi caccierano fuori casa, vai a Sicilia da tua madre, non pensa che una madre cacciera fuori il proprio figlio oppure i nipoti! Si trovera li una soluzione da poter campare ma ripeto: datevi una spinta! Forza!

  4. 4
    Sicily -

    Ragazzi avete capito male,io non giudico nessuno e non ho mai chiesto elemosina a nessuno se mai un conforto e un lavoro.Un conforto vale piu’dei soldi e di qualsiasi altra cosa.Se uno ha fatto o vuole fare un gesto generoso per noi l’ho deve fare perche’lo sente nel suo cuore e non perche’lo chiedo.Chi parla cosi perche’ sicuramente e’ una di quelle persone che non ha mai aiutato nessuno,e’ una persona fredda.Vorrei proprio vedere se si trovassero nella mia stessa situzione ma non penso.Sicuramente sarebbero gia’ impazziti.E’ molto facile giudicare chi si trova dall’altra parte della strada.Io in questi 4 anni ho pure lavorato facendo anche lavori che non ho mai fatto,ma sono stati solo lavori occasionali che bastavano solo per comprare da mangiare ma non per tutto il resto.In sicilia non ho piu’ dove andare perche’se non c’e’ niente al nord figuriamoci al sud,e poi e’qui la mia vita perche’qui almeno c’e’ ancora qualche possibilita’.Mia figlia ha 17 anni e ancora con tutti i nostri problemi riesce per fortuna a studiare, perche’ qualche altra ragazza con l’aria che si respira avrebbe rinunciato.Mio figlio di 22 anni sta lavorando a progetto fino al prossimo mese e per fortuna,con quel po’che guadagna riesce ad avere qualcosa in tasca quando prima andava in giro con uno due euro.Mia moglie un paio di anni fa lavorava a fare le pulizie da due vicine di casa,qualcuno gli dava da stirare,ma poi con la crisi,una dopo otto anni ha preferito per risparmiare prendere a posto di mia moglie un’indiana,l’altra si e’ ammalata e i parenti hanno preso due bandanti straniere mentre quelle che gli davano da stirare hanno preferito dare la roba ai loro parenti che si trovavano in difficolta’.Quindi non e’che in questi anni abbiamo pettinato le bambole.Mia moglie adesso e’ entrata in fase di depressione e non lo auguro a nessuno, vorrei sfidare chiunque a stare tranquilli in queste condizioni.Essere insensibili non e’una bella cosa non fa onore. Non…

  5. 5
    stella1 -

    Buonasera Sicily,
    mi chiamo Mariacristina (nic.Stella1) ed ho scritto proprio qui su questo forum due lettere per un’amica che si trova in gravi difficoltà…Guarda, voglio parlarti con il cuore…mi sento malissimo in questo momento dopo aver letto alcuni commenti ad entrambe le mie lettere..ho come una pietra nel cuore e tanta rabbia..possibile che la gente non senta un po’ di sincera e umana pietà per persone come te, come Rossella, come tantissimi altri che in quest’epoca si trovano in gravi ristrettezze economiche? Io non credevo fino ad un anno fa quando conobbi Rossella che le persone che la chiesa chiama “i nostri fratelli” fossero queste..Pensa, non credono che una persona, in questo caso io, si impegni scrivendo lettere, chiedendo aiuti in mille modi per un’altra persona senza un riscontro economico o senza ricevere in cambio chissà cosa…e sai perché? Perchè loro non lo farebbero mai,e di conseguenza anche gli altri devono essere come loro.. Bah…io con gli appelli su questo forum ho finito…Per quanto riguarda la tua situazione, mi sono letta tutte le tue lettere..ti credo..ti comprendo e sinceramente mi si è stretto il cuore anche per te..Da quando ho raggiunto l’età adulta, ogni volta che nel mio cammino ho incontrato qualcuno che chiedeva l’elemosina o che aveva bisogno di un aiuto non mi sono mai tirata indietro, per cui se può servirti per fare una spesa al supermercato..e magari anche per tirarti un po’ su il morale ti invierò un vaglia all’indirizzo che hai pubblicato…è l’indirizzo giusto vero? Magari riscrivimi tuoi dati..
    Dico anche a te ciò che dico sempre a Rossella…Coraggio..non puo’ andare sempre tutto male!..Affettuosi saluti
    Mariacristina

  6. 6
    rossana -

    Mariacristina,
    visto che passi dalla suadenza nel chiedere (non per te) al giudizio sul comportamento altrui (che non conosci), ti racconto qualcosa dei miei più recenti vissuti.

    nel 2013 una donna, più o meno dell’età di Rossella, che ho visto nascere e a cui sono affettivamente molto legata, mi ha chiesto un prestito. ho esitato parecchio a dire di sì, perché non è la prima volta che si trova in serie difficoltà finanziarie ma poi le ho dato metà di quanto chiedeva, con il retropensiero che avrei forse anche potuto non averlo mai restituito.

    nel 2014 mi ha chiesto di nuovo di aiutarla, e in prima battuta ho rifiutato, con grande fatica e dispiacere. poi, vedendo la sua disperazione, ho aderito con quanto per me possibile, raddoppiando il precedente prestito.

    c’era da parte sua l’impegno di restituire il tutto a rate mensili in cinque anni. ne ha versate 4 su 8 e sabato mi ha confessato che, se non riesce a vendere la casa a tempi brevissimi, perderà anche quella.

    oggi, in un giorno per me di festa, sono ancora molto rattristata per la sua situazione più che disperata e per non poter far più nulla per esserle di supporto. se non si hanno le ricchezze di Onassis, ci sono dei limiti alla propria inclinazione a favore di altri.

    è un po’ come quando ci viene chiesto di assistere un parente in ospedale. lo si può fare per giorni o settimane ma è difficile che, nonostante i legami affettivi, si possa continuare a farlo per mesi. la gente comune ha una sua vita, a cui badare, in tutti i sensi.

    nella passeggiata in città della scorsa settimana, da quando sono scesa dal treno a quando vi sono risalita ho incontrato almeno una mezza dozzina di mendicanti (uno dei quali teatralmente in ginocchio, al freddo, al centro del portico di una delle più frequentate vie cittadine). di solito mi limito a dare qualcosa a chi qualcosa mi dà, magari con le note di una musica oppure con un piccolo gioco di teatro da strada…

    mio figlio, che quando esce di casa in una metropoli del Sud America è letteralmente assalito da bimbi e ragazzi di strada, ha risolto il problema ponendo una domanda adatta all’età media di chi gli sta intorno e dando qualcosa a chi meglio gli risponde. i suoi abituali interlocutori lo sanno e sono lieti di “giocare” con lui, accettando che soltanto uno di loro sia premiato…

    mi fa piacere che tu possa avere tempo e serenità per dedicarti ad altri ma non puoi pretendere nulla, né giudicare nessuno, soprattutto se si tratta riferirti a estranei.

  7. 7
    rossana -

    Sicily,
    ho letto qualcuna delle tue tante lettere ma credo di non averti mai risposto proprio perchè sono consapevole che in certe circostanze “le parole non bastano piu’”. ti contraddici, però, quando scrivi di voler “almeno un po’ di conforto”.

    ti assicuro che, per un motivo diverso dal tuo ma non meno grave, irrisolvibile e doloroso, anch’io avrei voluto in passato che qualcuno mi potesse capire, almeno di tanto in tanto.

    purtroppo, solo chi ha provato situazioni estreme sulla sua pelle può avvicinarsi a comprendere altri in condizioni affini. ma… anche questo si può fare una volta, altre due o tre volte; poi, quando si è consapevoli che non si è in grado di aiutare nel vero senso della parola, ci si allontana istintivamente, in quanto non si può continuare a vivere a ripetezione la sofferenza altrui, se già si hanno, come tutti, le proprie a oscurare troppo spesso il sole e a sfaldare il minimo di serenità necessario alla sopravvivenza psichica.

    nella mia famiglia d’origine a Natale c’erano sempre non meno di 25 persone a tavola, fra parenti e amici. quando mia madre si è trovata per anni immobilizzata in un letto, due soltanto di questi (famigliari stretti) le sono stati vicini (una delle quali pure con tempi di assistenza ben definiti e limitati fin dall’inizio).

    non ci sono amici veri, non ci sono amori veri, non ci sono affetti più forti di altri, alla prova dei fatti non c’è niente di niente se non quello che c’è in noi. tutto fa capo essenzialmente a egoismi e a interessi personali. soli si nasce, quasi sempre soli si vive e spesso soli si muore.

    non aspettarti troppo dal prossimo: cerca di risolvere, come meglio puoi, le tue difficoltà esistenziali. siete in quattro in famiglia, due di cui pure giovani… in qualche modo ce la farete!

  8. 8
    Sicily -

    Buonasera Mariacristina ti ringrazio tantissimo per quello che fai per le persone come me,tutto questo ti fa veramente onore e stai certa che Dio ti ricompensera’perche aiutare chi nella vita e’stato piu’ sfortunato e’ un gesto di grande umanita’. Chi giudica male e chiaramente chi fa del male disprezzando chi chiede aiuto per la sua famiglia, un giorno sara’ giudicato allo stesso modo.Non ho cercato e neanche ho voluto io questa condizione ma mi e’ stata imposta da coloro che pensano solo ai loro guadagni fregandosene di chi ha una famiglia.Io parlo in generale ma sono felice che per fortuna di persone insensibili nella vita ce ne sono poche.Penso che difronte alla disperazione di un padre di famiglia che chiede aiuto, nessuno puo’ essere indifferente anche se non si e’ vissuta questa brutta esperienza.Il mio e’ un grido di dolore perche’ ho perso tutto quello che avevo e che ho costruito in una vita di sacrifici e di privazioni solo per essere un onesto contribuente, perche’ non ho mai arretrato una bolletta o un debito perche’ ho avuto sempre paura. Ma alla fine si e’ costretti anche con vergognan a chiedere aiuto a chi veramente di suo cuore puo’ aiutarti quando altri restano indifferenti e ti umiliano pure.Cara Cristina io ti ringrazio tantissimo con tutto il cuore soprattutto per i miei figli, perche’ sono loro che soffriranno nel momento in cui saranno privati della loro casa.
    Il mio indirizzo e’ quello che ho scritto nella lettera e se desidera contattarmi privatamente questa e’ la mia mail: faso.64@hotmail.it

    Grazie Infinito.

    Giacomo Fasone.

  9. 9
    Sicily -

    Come dici tu Rossana e’ vero, nessuno ti puo’ aiutare a vita e nessuno lo puo’ pretendere ci mancherebbe altro.Ma quando parlo di conforto mi riferisco al fatto di non essere abbandonati.Lo so che magari visto la nostra situazione si sentono in un certo senso in imabrazzo o in colpa perche’ non possono fare nulla per noi.Una visita,un abbraccio,un sorriso,una parola dolce vale tantissimo ti da forza e coraggio,ma quando non vedi piu’ nessuno neanche le persone a cui tenevi tanto ci si resta malissimo.Come dici tu c’e’ anche gente che finge di essere poveri o disabili per fregare gli altri ma non il nostro caso perche’ non si e’ uomini ma poveracci privi di ogni dignita’.Comunque c’e’ anche molta gente che va in giro a chiedere perche’ la necessita’ glielo impone e difronte a queste persone ci deve inchinare perche’ lo stato di poverta’ e’ un’invalidita’ umana.Nel mio caso,se io fossi un falso, non farei il nome della parrocchia dove vivo e che ci segue e neanche menzionerei i servizi sociali della mia citta’.Per scrivere ai giornali,al Presidente della Repubblica e utilizzare internet e’ fondamentale per avere una speranza e una possibilta’ e per portare a conoscenza un problema reale sulle condizioni di tante famiglie Italiane che si trovano per colpa della crisi e dell’eta’ in un grave stato di disagio.Molti magari ignorano questo problema o non ci fanno caso perche’ non e’ mai capito a loro,ma credetemi e’ diventato un problema molto grande.Lo sto vivendo sulla mia pelle perche’ sono a contatto con molte persone disagiate e non avrei mai immaginato di esserlo pure io.Il mercoledi faccio la fila alla San Vincenzo con loro e sfortunatamente vivo certe situazione che fanno rabbrividire.Sto malissimo perche’ se va avanti cosi andro’ a finire come loro quindi se posso avere ancora la fortuna di utilizzare internet per chiedere aiuto lo faccio con tutto cuore perche’ di presenza mi vergogno non sarei capace.

    Buonaserata a tutti…

  10. 10
    stella1 -

    Buonasera Giacomo..Domani ti invierò il mio contributo come ti ho detto..Ti auguro tutto il bene possibile…anch’io sono molto cattolica e pregherò per voi…Magari se ti va ci risentiremo privatamente…io con queste lettere ho chiuso, ci sono rimasta troppo male..Mi raccomando, non perdere mai la speranza…

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