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Abbandonata

Ciao a tutti.
Mi chiamo Sara e sono italiana anche se per amore mi sono trasferita in Austria da due anni. Sarà difficile spiegare in poche righe la mia storia ma ci proverò. Quello che mi ha spinto ad abbandonare la mia patria, la mia famiglia ed i miei amici è stato un amore profondo per un ragazzo austriaco più giovane di me (quando ci siamo conosciuti, 6 anni fa, lui aveva 18 anni, io 22). Il mio amore è sempre stato ricambiato tanto che lui ha fatto vere e proprie pazzie per me. Rainer mi ha dato la forza di andare avanti anche nei momenti più difficili di quei quattro anni di relazione a distanza che abbiamo vissuto: mi veniva a trovare spesso o ci incontravamo ogni tanto a metà strada. Avrei mille episodi da raccontare di una storia romantica che si vede forse solo nei film. Non vi racconto i pianti e la tristezza ogni volta che ci dovevamo dividere e le telefonate, aspettando l’incontro seguente. Ancora prima che io finissi l’università, lui ha deciso di comprare un appartamento per andarci a vivere insieme, buttandosi così nei problemi e nei sacrifici di un mutuo (pur così giovane). Il giorno dopo la laurea ero già lì, con lui che lavorava di giorno e tornava la sera trabboccante d’amore, con quegli occhi teneri di ragazzo dolce e forte allo stesso tempo. Mi diceva ogni giorno di amarmi, ci adoravamo. Pur essendo una donna insicura, non ho mai avuto nessun dubbio sui miei sentimenti per Rainer. Lui era l’amore, un amore infinito.
Tuttavia, fin dall’inizio dei due anni di convivenza mi sono accorta che alcune cose di Rainer non mi andavano, tra queste il fatto che lui lavorava troppo. Elettricista, cominciava alle sette di mattina e tornava mediamente alle nove di sera, spesso anche più tardi. Il sabato lavorava ed io mi ritrovavo a dover fare tutto da sola, pulizie e spese comprese. Non gli piaceva accompagnarmi a comprare nè da mangiare, nè vestiti, nè in due anni mi ha dedicato un solo sabato per andare magari a visitare qualche città o per fare qualsiasi cosa insieme. Il sabato sera e la domenica mi dovevano bastare. Nemmeno ha mai preso l’iniziativa di portarmi in Italia, dai miei che mi mancavano tanto, anzi, per le vacanze estive mi ha chiesto se potevo passarle da sola perchè lui voleva continuare a lavorare. All’inizio, pur discutendo, accettavo che lavorasse così tanto perchè la relazione a distanza era stata più dura e perchè sapevo che il suo conto era sempre in rosso; poi, ho trovato lavoro anch’io, un bel lavoro e ben retribuito. Avremmo potuto unire le forze ed il denaro per pagare l’appartamento ed il resto. Ma da quel momento le cose, invece di migliorare, sono peggiorate. Non ci siamo più visti nemmeno a mezzogiorno per mangiare insieme. Alle cinque tornavo a casa e non c’era nessuno. Mi preparavo la cena e la mangiavo da sola davanti al computer. Alle 10.30-11.00 lui tornava, si faceva la doccia, parlavamo un po’ e andava a dormire. Ho tentato tutti i compromessi possibili: gli ho chiesto anche solo un sabato al mese, gli ho proposto di dargli tutto il mio salario per aiutarlo pur di convincerlo a restare più al mio fianco. Lui non ha mai accettato i miei soldi e no ha mai cambiato. Nel frattempo, perchè non mi sentissi sola, mi diceva di non restare a casa, di uscire pur con le amiche ma io mi accorgevo che sarebbe stata una soluzione provvisoria. Non avevo bisogno di altre persone, avevo bisogno di vivere qualche esperienza o qualche interesse insieme a lui. Avevo paura che quel tipo di vita ci portasse prima o poi a ritrovarci due persone “estranee” nello stesso appartamento.
Naturalmente dentro ero scontenta, mi sentivo sola e questo mi portava ad essere spesso seria ed arrabbiata con lui. Nell’ultimo mese e mezzo ho cercato di parlarne di più, di trovare una soluzione. Lui a quel punto ha ammesso di lavorare non tanto per i soldi, ma perchè semplicemente gli piace lavorare. Mi sono sentita dire che si sentiva felice quando lavorava e non intendeva rinunciarci per me. Ho capito che io ero praticamente al quarto posto, dopo il lavoro e due hobbies. L’alternativa che mi proponeva, se non mi andava bene, era quella di andarmene. La cosa è precipitata una sera, quando oltre a discutere ancora e a sentirmi dire che voleva una pausa, ho scoperto sms di un’altra ragazza nel suo telefonino.
Adesso sto da un’amica. Lui nemmeno si preoccupa di come sto. Sa che lo amo e sa della mia disperazione.
Ora mi chiedo come è possibilie che un amore così grande abbia potuto finire così. Come è possibile che un uomo lavori in questo modo, senza limite, tanto da pregiudicare il suo rapporto con la donna che ama? Come è possibile che lui preferisca lasciarmi, dicendo che è meglio che io mi trovi un altro piuttosto di cambiare? E come è possibile soprattutto che in due anni, fino all’ultimo momento lui sia rimasto tuttavia sempre affettuoso e gentile con me, senza mai darmi un allarme?
Come è possibile che in una settimana una persona perda l’amore?
Grazie

Sara

Lettera pubblicata il 4 Ottobre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    Cili3gia -

    In realtà, lui non ti ha mai amata. Era solo molto attratto da te. Lui è il problema, non tu!

    (A)

  2. 2
    deka -

    un povero idiota senza cuore….e mi sa pure ricchione

  3. 3
    Fiore -

    Mah, amica cara, ma cosa stavi aspettando? Il problema sei tu che ti sei attaccata come un viticcio ad un uomo che non era presente nella relazione. Tu sei un po’ “dipendente”. Devi fare la TUA vita, invece è come se tu ti realizzassi solo nella vita di coppia. Noi ci realzizziamo per quello che siamo noi, io credo, e non per quello che ci dà o non ci dà il “compagno” (che, fra l’altro, compagno non era).
    Trova il contatto con te stessa, cerca la tua luce e il tuo senso nella vita. Prendi questa sofferenza e questa storia come una opportunità di crescita e cerca dove hai sbagliato TU. Dove ha sbagliato lui non ha nesuna importanza perché non è lui che scive in questo forum. Solo così questa esperienza avrà una sua utilità. dirti che è lui che è un idiota potrà solo farti sentire un po’ meno il dolore, ma non ti aiuterà di certo. Forza: non sei sola. Ti abbraccio
    Fiore

  4. 4
    Cili3gia -

    Sono d’accordo con Fiore, sul fatto che bisogna avere una propria vita e dimensione al di là della vita di coppia. Nel rapporto, se si vuole costruire davvero, ognuna delle parti deve portare all’interno di esso esperienze, pareri, idee, se stessi al confronto con il mondo del quotidiano. Ma è pur vero che la vita di coppia è “di coppia”. E’ un gioco a due ed è anche un piacevole scambio. Quindi, credo sia ovvio che quando uno dei due manca nello scambio, l’altro se ne accorge. Il danno sta nel non chiudere una storia, nel non saper decidere di soffrire, nella non accettazione di un “lutto”…per, poi, soffrire molto di più nell’atto dell’abbandono.
    (A)

  5. 5
    Maria -

    Cara Sara,
    mi trovo se non nella tua stessa situazione, con i tuoi stessi sentimenti. Anche io mi chiedo dove è finito l’amore del mio ragazzo che al momento non mi parla e dopo circa 8-9 anni di storia (un pò movimentata, comunque) ha deciso di rompere con un sms. La prima cosa che ho pensato è come posso amare non solo lui ma l’essere umano in generale.
    Vorrei recuperare il rapporto umano se non quello sentimentale almeno per pensare che non mi sono sbagliata a crede nelle persone.
    Ti auguro buona fortuna e me la auguro tanto anche a me stessa.
    Ciao

  6. 6
    saraschatz -

    Cari amici,

    vi ringrazio per i commenti che mi avete offerto e che mi hanno interessata molto. Per Fiore e Cili3gia: io avevo una mia propria vita quando stavo con lui, è proprio questo il problema, vivevo come da sola. Avevo la mia vita e la mia dimensione indipendentemente da lui, questo è il punto. È vero, avrei dovuto guardare in faccia la realtà e finire la storia molto tempo prima, ma era implicato il mio cuore. Per me era impensabile che lui mi lasciasse senza prima almeno cercare una soluzione.
    Per Maria: scrivimi, per favore, raccontami la tua storia se ti va. I sentimenti che stiamo vivendo, nonostante siano in contesti diversi, ci accomunano. Aspetto tue notizie
    Ciao

  7. 7
    FRANCESCA -

    HO UN PROBLEMA IN AMORE E IN AMICIZIA

  8. 8
    cili3gia -

    Francesca, vuoi parlarne?

    🙂

    (A)

  9. 9
    Misteriosa -

    Sai per me tu sei stata davvero coraggiosa ma anche troppo frettolosa!
    Hai lasciato tutto, famiglia e amici e per cosa?
    L’amore certe volte ci fa fare cose assurde e certe volte ci fa immaginare le cose! Con questo voglio dire che l’amore, quello vero non può scomparire da una giorno all’altro!!! Una persona che preferisce il lavoro alla donna che dice o che ha detto di amare è un ipocrita! Inoltre hai trovato il numero di una ragazza sul suo cell, quindi è assurdo!!! Senti ti do un consiglio, anch’io in passato ho sofferto quasi un anno per un ragazzo, cercandolo di dimenticare mi mettevo con un altro ragazzo e dopo un mese lo lasciavo, ma dopo un po’ ho trovato una persona che mi ha fatto di nuovo sorridere e mi ha fatto di nuovo innamorare! Con questo non ti illudere che non soffrirai! ma solo che troverai più là la persona giusta per te e che ti sappia davvero amare! So anche che sarà difficile fidarsi di un’altra persona, ma quando troverai il coraggio di farlo penso che non te ne pentirai!!!
    Miraccomando, ti auguro di riprenderti e di trovare l’uomo giusto!!!
    In bocca a lupo!

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